Assistenza domiciliare a Napoli, mini-proroga del servizio: il Comune chiede di revocare i licenziamenti

Incontro a Palazzo San Giacomo tra de Magistris e una delegazione di lavoratori impegnati nel servizio alle persone non auto sufficienti. La richiesta dell’amministrazione alle cooperative: non mandate via i 120 operatori socio sanitari. Al vaglio una soluzione anche per  i 108 lavoratori dell’assistenza agli alunni disabili

Primi passi in avanti per dirimere le vertenze riguardanti le politiche sociali in Città. Nelle ultime ore, sindaco Luigi de Magistris ha incontrato le delegazioni dei lavoratori e delle lavoratrici impegnati nel servizio assistenza domiciliare in favore delle persone non autosufficienti e dell’assistenza materiale degli alunni disabili delle scuole superiori. La riunione con il primo cittadino di Palazzo San Giacomo è stata valutata positivamente dalle organizzazioni sindacali. Ma andiamo per ordine. Sarà concessa una mini-proroga per garantire la continuità del servizio per l’ assistenza domiciliare di 2200 cittadini non autosufficienti. E’ stato chiesto alle cooperative Accoparlante, Gesco, Fisiomedical, Confini Core, Prodos di revocare il licenziamento dei 120 operatori socio sanitari, assistenziali, impiegati, assistenti sociali. Contestualmente saranno valutate tutte le ipotesi per stabilizzare i posti di lavoro. Non si esclude l’ipotesi di stipulare una convenzione con le aziende del settore. L’assistenza domiciliare è un servizio sociale essenziale. Prevede prestazioni di aiuto diretto alla persona tese a favorire l’autosufficienza giornaliere, aiuto infermieristico e igienico sanitario di semplice attuazione. Accedono al servizio le persone disabili in condizione di gravità oppure i soggetti portatori di disabilità medio gravi con scarsa capacità organizzativa nella gestione dell’ambiente domestico, in condizione di solitudine e di isolamento socio-psicologico. L’amministrazione di Palazzo San Giacomo studia una soluzione anche in per i 108 lavoratori e lavoratrici impegnati nell’assistenza materiale degli alunni disabili delle scuole superiori. Escluso, però, il loro assorbimento in Napoli Servizi. L’azienda partecipata multiservizi non è in grado di effettuare ulteriori incrementi di personale. Tra l’altro, negli ultimi mesi, si è fatta carico di assorbire dipendenti provenienti da altre aziende partecipate poste in liquidazione o chiuse (Napoli Sociale, Bagnoli Futura).

Ciro Crescentini

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