Voucher al Comune di Napoli, Si-Cobas: “Il governo Renzi è caduto ma il renzismo è vivo”

Il sindacato di base: “Nella città delle mille emergenze e della disoccupazione alle stelle, il bando riguarda mansioni tutt’altro che accessorie, ma che al contrario richiederebbero interventi straordinari e strutturali capaci di dare un impiego e un salario stabile a migliaia di senza-lavoro”

“Il governo Renzi è caduto ma il renzismo è vivo e vegeto, anche nel comune di Napoli!”. Con una nota il Si-Cobas provinciale di Napoli commenta la vicenda voucher.
“Con un avviso pubblico dello scorso 7 dicembre, il Comune di Napoli – afferma il sindacato di base – ha ufficializzato anche nella nostra città l’utilizzo dei famigerati voucher (buoni-lavoro) per lavori di tipo “accessorio”. In realtà si tratta di mansioni di grande rilevanza ed utilità civile e sociale: monitoraggio delle strade, apertura di biblioteche pubbliche, giardinaggio, manifestazioni culturali, turistiche e sportive (da sempre fiore all’occhiello della giunta de Magistris), lavori di emergenza, servizi legati alle esigenze del territorio connesse all’innovazione e alla crescita sostenibile (blue economy). Nella città delle mille emergenze e della disoccupazione alle stelle – sostiene il Si-Cobas -si tratta di mansioni tutt’altro che accessorie, ma che al contrario richiederebbero interventi straordinari e strutturali capaci di dare un impiego e un salario stabile a migliaia di senza-lavoro”.
“La misura – prosegue la nota – è indirizzata soltanto a chi è stato già percettore di ammortizzatori sociali: in pratica le migliaia di giovani disoccupati e chi ha sempre lavorato a nero senza neanche un giorno di contributi versati, resterà ancora una volta alla finestra, o meglio per strada! Come ciliegina sulla torta, si prevede che le suddette attività “non determinino aspettative di accesso agevolato nella pubblica amministrazione”: in sostanza si impiegano lavoratori “usa e getta” ai quali al termine della loro attività per il comune non sarà neanche riconosciuto un punteggio utile al reimpiego in pianta stabile quando e se i “vincoli di bilancio” lo consentiranno”.
“A quanto pare, la giunta de Magistris, nel mentre proclama ai quattro venti il suo antagonismo al Jobs Act e alle politiche di Renzi – afferma il Si-Cobas – sceglie di utilizzare proprio i voucher, cioè lo strumento-cardine delle politiche di precarietà e supersfruttamento contenute nel Jobs Act, per far fronte alle necessità della macchina amministrativa comunale. Il fatto che la misura sia stata varata dalla Regione Campania a guida Pd non può fungere da scusante: una giunta che si proclama “rivoluzionaria” dovrebbe come minimo, nei suoi ambiti di competenza, rifiutare l’utilizzo di norme antisociali e precarizzanti. E’ troppo facile dichiararsi a parole contro la precarietà, l’austerity e il Patto di stabilità, e poi alla prova dei fatti applicare pedissequamente quelle leggi e quei vincoli ‘perché ce lo impongono le normative vigenti'”.
“Provvedimenti di questo tipo – aggiunge il sindacto – rappresentano uno schiaffo non solo nei confronti di chi da anni lotta contro le politiche di macelleria sociale imposte a livello nazionale e internazionale, ma anche e soprattutto nei confronti delle centinaia di disoccupati che ogni giorno affollano le vie della città lottando per un lavoro stabile e a salario pieno. Al netto della fraseologia ammaliante del sindaco, in questi primi mesi di amministrazione abbiamo già assistito a numerosi atti tutt’altro che “rivoluzionari”, su tutti la variante di piano per la zona Ovest e l’esito delle vertenza di Napoli Sociale, umiliante per i lavoratori”.
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