Unione degli Universitari: “vogliamo dormire e studiare nella stessa città”

Gli studenti denunciano il caro affitti

Case sempre più care a Napoli per gli studenti universitari fuori sede. L’aumento della domanda, la gentrificazione e in generale la contrazione dell’offerta, con centinaia di appartamenti in centro e non solo trasformati in bed and breakfast o strutture ricettive per turisti, ha spinto i prezzi ancora più su, confermando una tendenza al rialzo già consolidata.

A Napoli il prezzo medio per una singola è di 405 euro al mese con un aumento del 16% rispetto all’anno scorso, quello per un posto letto in una stanza doppia è di 271 euro con un rincaro del 23%. Dati rilevati dall’Osservatorio annuale di Immobiliare.it che evidenzia anche come quest’anno la richiesta di stanze singole nella città partenopea sia quasi triplicata segnando un più 185%: solo a Bari la domanda è cresciuta più rapidamente.

Con il nuovo anno accademico alle porte resta da sottolineare come Napoli sia ancora meno cara della media nazionale: nella città partenopea si spendono 56 euro in meno al mese rispetto alla media italiana per una singola e cinque euro in meno per un letto in una stanza doppia, ma i rincari corrono più rapidamente del resto d’Italia.

Sulla questione interviene l’Udu, l’Unione degli Universitari. “E’ ora di finanziare le politiche abitative. Vogliamo dormire e studiare nella stessa città – sottolinea l’associazione degli studenti universitari – il report di Immobiliare.it evidenzia un aumento del 7% su tutto il territorio nazionale sugli affitti delle stanze. Tutto questo si aggiunge a dei costi per la vita universitaria già spesso insostenibili e il governo non alza un dito. E’ ora di finanziare le politiche abitative”


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