Rapporto Onu, la Finlandia è il Paese più felice del mondo

Gli autori del rapporto indicano un aumento di sentimenti legativi come “preoccupazione, tristezza e collera, particolarmente marcati in Asia e Africa, e più recentemente altrove”

La Finlandia si è confermata per il secondo anno consecutivo il Paese più felice al mondo, secondo il rapporto Onu ‘World Happiness Report’ pubblicato oggi. All’ultimo posto, invece, il Sud Sudan, in preda alla guerra. Come pure in fondo alla lista si trovano Yemen, Afghanistan e Repubblica Centrafricana. L’Italia si attesta al 36esimo posto. La Finlandia, Paese con 190 mila laghi, è seguita in classifica dalla Danimarca al secondo posto, e poi da Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda e Canada. I Paesi che si trovano in testa alla classifica soddisfano l’insieme degli indicatori usati per stilare la lista e si distinguono per la stabilità della loro società. La Francia perde un posto rispetto al 2018, scendendo al 24esimo, dietro il Messico e davanti a Taiwan. Il Belgio perde due posti e si ritrova al 18esimo. Nonostante i problemi politici legati alla Brexit, il Regno Unito guadagna quattro posti e si aggiudica il 15esimo. Quanto agli Stati Uniti, scivolano al 19esimo posto.Il metodo usato è quello di chiedere a un campione di persone provenienti da 156 Paesi diversi di rispondere a una serie di domande sulla percezione della loro qualità di vita, su una scala da 0 a 10. La pubblicazione giunge nella giornata mondiale della felicità, istituita dall’Onu e celebrata il 20 marzo. Gli autori del rapporto indicano che la felicità nel mondo è arretrata negli ultimi anni, arretramento correlato a un aumento di sentimenti legativi come “preoccupazione, tristezza e collera, particolarmente marcati in Asia e Africa, e più recentemente altrove”. “La felicità e il benessere delle persone rappresentano il fine ultimo e la missione di ogni società e governo – afferma l’ambasciatrice Mariangela Zappia, rappresentante permanente all’Onu – Possiamo considerare la felicità come un prodotto della combinazione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Le politiche pubbliche devono tener conto in maniera coerente di tutti i fattori sociali, economici ed ambientali che incidono sul benessere della persona. L’Italia è stata tra i primi paesi ad adottare questo paradigma”. 

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