Navigator, aumentano gli scioperanti della fame: “Violenza istituzionale su di noi”

Al secondo giorno della protesta, i digiunanti diventano cinque: ” La discriminazione in atto non ha visto l’intervento decisivo e risolutorio da parte del Presidente Mattarella, al quale ci siamo appellati”. Blocco delle assunzioni in Campania: botta e risposta De Luca-Anpal

Protesta dei navigator campani, salgono a cinque gli scioperanti della fame. “Siamo al secondo giorno dello sciopero della fame, registriamo e prendiamo atto – afferma una nota dei manifestanti – del botta e risposta tra il governatore De Luca e l’Anpal Servizi s.p.a. che hanno ribadito le rispettive posizioni, scaricando le proprie responsabilità l’uno verso l’altro. Il teatrino continua sul chi deve fare cosa, in un gioco delle parti che vede i 471 vincitori di una selezione pubblica nazionale discriminati e ostaggio di posizioni sempre più incomprensibili ed inaccettabili”. Ieri, De Luca aveva ripetuto il no alla firma con l’Anpal, l’atto indispensabile all’assunzione dei 471 vincitori di selezione, da assegnare ai centri per l’impiego. E si era chiamato fuori dagli strali dei manifestanti, scaricando la responsabilità sull’agenzia del ministero del lavoro. L’Anpal, dal canto suo, aveva precisato di essere “pronta per firmare i contratti, non appena la Regione si renderà disponibile a firmare la relativa convenzione”. Un rimpallo in mezzo al quale si trovano i navigator campani, unici al palo in Italia.

I navigator sottolineano, inoltre, che “la discriminazione in atto non ha visto l’intervento decisivo e risolutorio da parte del Presidente Mattarella, al quale ci siamo appellati”. Un appello caduto nel vuoto, nonostante “il plauso e il consenso dell’opinione pubblica” per la protesta. Una protesta giunta alla fase estrema del digiuno: da oggi c’è un altro navigator in sciopero della fame, Claudio Caccavale. Si aggiunge a Carlo Del Gaudio, Ilenia De Coro, Giuseppe Bianco e Fabrizio Greco. Il dissenso cresce, “mentre continua – affermano i navigator – la violenza istituzionale che stiamo subendo da oltre un mese”.

girobe

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest