Napoli, Teatro San Carlo trasformato in una vetrina della Nato: contestato il sindaco Manfredi. Polizia carica manifestanti

Otto ragazzi sono stati colpiti dai manganelli, tre hanno riportato ferite alla testa e al viso

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi autorizza irresponsabilmente l’utilizzo del Teatro San Carlo per un concerto, una vetrina, per festeggiare i 75 anni della Nato alimentando tensione sociale. Inevitabile e legittima la protesta, considerato il ruolo guerrafondaio della struttura militare guidata dagli Stati Uniti nel conflitto in Ucraino e il massacro del popolo palestinese da parte degli israeliani.

Scontri tra manifestanti e agenti di polizia in in assetto antisommossa si sono verificati nel pomeriggio di oggi alla fine di via Toledo, nel centro della Città.

Centinaia di giovani hanno provato a oltrepassare il cordone di sicurezza per arrivare al teatro San Carlo, con l’obiettivo di contestare il concerto. I poliziotti hanno puntualmente caricato per fermare i manifestanti. Otto ragazzi sono stati colpiti dai manganelli, tre hanno riportato ferite alla testa e al viso.

Tre giovani, con il viso insanguinato, si sono rifugiati in un vicolo. Il resto di loro, con bandiere e striscioni contro la Nato, si è fermato, urlando al megafono le ragioni della protesta.

Stiamo concedendo il teatro antico di Napoli, il San Carlo, alla Nato che bombarda da anni nel mondo”, dice uno dei giovani al megafono. I manifestanti, rimasti per diverso tempo fermi all’ingresso di Piazza Trieste e Trento, vicino al Teatro, bloccati da un cordone delle forze di polizia, hanno deciso di dirigersi d verso la sede occupata del rettorato della Federico II, in corso Umberto.

Attivisti disarmati oggi sono stati spinti, manganellati con violenza, bloccati dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa: i signori della guerra, per la Questura di Napoli e per il dispositivo di sicurezza imposto alla città, non devono essere disturbati da chi prova a dire che se si vogliono costruire processi di pace reali per prima cosa bisognerà fare tacere le armi” – hanno spiegato i manifestanti – Riteniamo che la responsabilità politica delle manganellate contro studenti e studentesse sia tutta del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Permettere alla macchina di morte più grande della contemporaneità di godersi uno spettacolo teatrale in uno dei simboli della cultura della città, mentre nel mondo risuona il fragore delle bombe è per noi irricevibile e contradditorio per una città che si definisce di pace”, sostengono i manifestanti – Tuttavia non ci arrenderemo e contro la guerra globale e gli scenari ad essa collegati che la Nato foraggia economicamente prima e politicamente poi torneremo nelle strade“.

La parte terminale della via, che i manifestanti volevano percorrere per raggiungere il teatro San Carlo dove è in corso un concerto per i 75 anni della Nato, resta presidiata da cinque furgoni della Polizia.

CiCre

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