Lunedì presidio davanti alla Prefettura per contestare il ministro dell’interno
Il governo dell’ammucchiata potenzia gli apparati repressivi e militari sul territorio, riduce i diritti e sospende tutte le garanzie democratiche mentre la vera sicurezza quella riguardante la tutela delle normative sulla sicurezza e la tutela della salute sui posti di lavoro viene puntualmente ignorata.
“Lunedì 7 febbraio il Ministro Lamorgese sarà a Milano, per confermare l’aumento delle forze di Polizia richiesto dal Sindaco Sala. Dopo aver costruito un ‘allarme sicurezza’ a partire da singoli fatti di cronaca, ancora una volta si mette in cima alla lista delle priorità il rafforzamento degli apparati repressivi. Facciamo quindi appello a tutti i lavoratori, gli studenti, le organizzazioni sindacali e politiche per dare vita a un presidio sotto alla Prefettura, lunedì 7 febbraio, dalle ore 10“. Lo afferma in una nota il Si Cobas, che organizza l’evento di protesta in occasione del Comitato sull’ordine e la sicurezza pubblica insieme a Lavoratori Combattivi Milano, S.I. Cobas, Fronte della gioventù comunista – FGC, Panetteria Occupata, Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”, Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria, PCL, Sinistra Anticapitalista Milano.
“Oggi c’è un problema sicurezza, ma non è quello di cui parlano governo e istituzioni – si legge nella nota sindacale – Lo conoscono milioni di lavoratori, che rischiano la vita ogni giorno mentre i padroni risparmiano sulla prevenzione contro gli infortuni e si riempiono le tasche. Il risultato è che ogni giorno in Italia muoiono 4 lavoratori in nome del profitto, per impedire che la “barca” capitalista affondi. Con la scusa del “green pass” è saltata ogni forma di tutela dentro e fuori i luoghi di lavoro, scaricando la responsabilità della crisi sanitaria su un piano individuale per assolvere il Governo attraverso una misura tutta politica che ha conseguenze discriminatorie e ha diviso la classe inquinando il dibattito, mentre i costi di tamponi e mascherine sono interamente a carico nostro”