Dopo la sentenza del Tar che vieta la cancellazione a Prefetto e Ministro dell’Interno delle unioni contratte all’estero

NAPOLI – «Non è pregiudicata la possibilità per il sindaco Luigi de Magistris di procedere ugualmente d’ora in avanti alle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso». Lo spiega in una nota l’Avvocatura del Comune di Napoli in riferimento alla decisione del Tar del Lazio che ha respinto «per inammissibilità» il ricorso presentato dall’amministrazione comunale partenopea contro la circolare del ministro Alfano e i conseguenti atti prefettizi che vietavano le trascrizioni di unioni tra omosessuali celebrate all’estero. Secondo i giudici romani, de Magistris avrebbe dovuto presentare ricorso in quanto Ufficiale di Stato civile e non in quanto legale rappresentante dell’amministrazione. Il Comune di Napoli, tuttavia, potrà procedere alle trascrizioni in virtù della sentenza emessa ieri dal Tar del Lazio con cui sono stati accolti i ricorsi presentati dal Comune di Roma e da alcune coppie. L’Avvocatura dell’amministrazione partenopea evidenzia che, pertanto, «gli effetti delle trascrizioni cancellate potranno rivivere, mediante una loro rinnovazione» e il sindaco de Magistris «fermo restando la possibilità per le Prefetture di ricorrere all’Autorità giudiziaria ordinaria come prescrive la decisione, potrà nuovamente impartire una direttiva ai suoi uffici, al fine di procedere alle trascrizioni che, per ordine del Ministero e del Prefetto di Napoli, sarebbero dovute essere cancellate».

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