Apu, 500 precari in corteo a Napoli: “Non siamo 4 gatti, segnale alla Regione”

Lavoratori di pubblica utilità da tutta la Campania: incontro col prefetto per chiedere di sbloccare la vertenza e accelerare i pagamenti

“È un segnale alla Regione, dicevano che gli Apu erano solo una cinquantina di precari napoletani, invece abbiamo dimostrato di essere molti di più, in tutta la Campania”. Si mostra soddisfatto Giovanni Pagano, portavoce degli Apu, lavoratori di pubblica utilità, per l’Usb Campania. La manifestazione di oggi è “perfettamente riuscita, più di 500 lavoratori – dice – hanno sfilato per le strade di Napoli per dirigersi alla prefettura e chiedere al Governo nazionale un’accelerata per lo stanziamento di fondi e la proroga dei progetti nella pubbliche amministrazioni”.

Al corteo hanno partecipato lavoratori di diversi comuni: oltre che Napoli, anche Castellammare di Stabia, Cava de’ Tirreni, Afragola, Caserta, Teano, Ercolano, Portici, Montecorvino Rovella , e altre località delle 5 province.

“Per mesi – ribadisce Pagano – hanno lavorato presso gli enti locali della Campania in quello che doveva essere un percorso di politica attiva, e oggi degli oltre 2000 lavoratori presi in carico dal progetto Apu nessuno ha visto come sbocco delle proprie attività un’ inserimento lavorativo, neanche a tempo determinato”. Per questi motivi i manifestanti hanno contestato il fallimento della Giunta De Luca in materia di politiche del lavoro. Incontrando il prefetto di Napoli, i dimostranti hanno confermato “le condizioni di disagio che stanno vivendo centinaia di ex lavoratori di pubblica utilità che sono al limite della tolleranza per un paese che vuol dirsi civile”. La richiesta è di sbloccare la vertenza intervenire sulla questione dei pagamenti in ritardo.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest