Vacanze negli hotel in cambio di favori, indagati funzionari del Comune di Napoli e manager di Romeo

Coinvolta nell’indagine anche una funzionaria della Sovrintendenza archeologica di Roma

Soggiorni in un albergo di lusso di via Marina a Napoli, con percorsi spa e pernottamenti in suite, in cambio di pareri favorevoli ad istanze e autorizzazioni. Questa l’ipotesi al centro dell’inchiesta della Procura di Napoli che nei giorni scorsi ha portato a perquisizioni eseguite dai carabinieri anche all’ospedale Cardarelli di Napoli. Indagati, tra gli altri, alcuni dirigenti della Romeo Gestioni spa, ma non l’imprenditore Alfredo Romeo. I pm ipotizzano il reato di concorso in corruzione. Due le vicende al centro di questo filone di inchiesta. Nel primo risulta indagata una funzionaria della Sovrintendenza archeologica di Roma, sospettata di aver favorito la Romeo Gestioni per le autorizzazioni sui lavori a una struttura alberghiera di via Ripetta dove, tra l’altro, erano stati rinvenuti reperti di epoca romana. Due funzionari del Comune di Napoli, dell’ufficio occupazione suolo e del Suap, Sportello unico attività produttive, avrebbero invece elargito favori all’Hotel Romeo riguardanti l’occupazione di suolo pubblico, come il recupero di somme già versate.  L’indagine, che non vede infiltrazioni della criminalità organizzata, è scaturita da una inchiesta anticamorra della Dda dalla quale sarebbero emersi presunti collegamenti tra le maestranze della Romeo Gestioni ed esponenti di un clan.

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