Interrogazione della consigliera regionale indipendente, Maria Muscarà
L’Asl Napoli 1 ha diffidato il Liquidatore delle Terme di Agnano Spa, azienda di proprietà del Comune di Napoli e la società Tda, società che ha ottenuto in affitto una notevole area del bene comune (pagando un canone irrisorio). Una nota del 15 marzo firmata da Walter Dattilo responsabile UOSD Prevenzione Collettiva 25/26 si diffidava all’utilizzo e alla cessione a terzi delle piscine termali presenti. Una violazione delle normative stabilite dalla legge regionale n.8 del 29 luglio 2008. Diffida che a quanto pare sarebbe stata ignorata. La società continua a gestire piscine e incassare fior di quattrini gestendo eventi, feste, festival, rassegna e concerti vari utilizzando un bene della collettività con il complice sostegno dell’amministrazione comunale di Napoli.
La diffida dell’Asl Napoli 1
Intanto la vicenda Terme di Agnano arriva in Consiglio regionale. La consigliera regionale indipendente Maria Muscarà ha presentato un’interrogazione urgente al presidente della giunta Regionale Vincenzo De Luca portando all’attenzione la gestione del complesso termale, un patrimonio di proprietà pubblica che, secondo Muscarà, deve essere preservato e valorizzato per il bene della collettività.
“È opportuno ribadire – spiega Muscarà – che le Terme di Agnano sono un bene pubblico e devono essere utilizzate dalla collettività, non cedute a privati per meri interessi economici”. La consigliera ha espresso una forte critica verso l’amministrazione comunale di Napoli, e la Regione, sottolineando come sia inaccettabile che “il pubblico venga regalato per valorizzarlo, mentre si sperperano risorse in operazioni come quella della Venere degli Stracci, e finti Pulcinella”.
Muscarà ha deciso di portare la questione in Consiglio Regionale a seguito di una situazione che definisce “ambigua e anomala”, sia dal punto di vista politico che aziendale. In particolare, critica le scelte compiute dalle amministrazioni comunali guidate prima da Luigi de Magistris e ora dal sindaco Gaetano Manfredi, “che hanno portato alla cessione dei reparti più produttivi delle Terme, tra cui le piscine termali all’aperto, il centro benessere e il parcheggio, alla società TDA Srl”.
Un altro punto critico riguarda la sospensione, da parte dell’Asl, delle attività di erogazione dei servizi termali:
“Chiedo al governatore De Luca – aggiunge – di spiegare i motivi per cui l’Asl ha sospeso tali attività, che potevano rappresentare un nuovo inizio per le Terme di Agnano, e se vi sia l’intenzione di ripristinare tali servizi per il bene della cittadinanza. Le Terme di Agnano, un luogo di inestimabile valore storico e naturalistico, da anni versano in stato di degrado nella loro parte pubblica, mentre la porzione concessa ai privati genera profitti significativi, profitti che avrebbero potuto essere utilizzati dal Comune per sviluppare e rilanciare l’intero complesso termale, creando opportunità lavorative e promuovendo la valorizzazione del territorio”.
Nell’interrogazione, Muscarà ha richiesto chiarimenti specifici su due punti: le motivazioni della sospensione da parte dell’Asl delle attività legate alle funzioni termali, un blocco che ha impedito un rilancio delle Terme di Agnano; e se vi sia l’intenzione di ripristinare tali attività e rilanciare le funzioni pubbliche del complesso termale.
Inoltre, la consigliera ha evidenziato come l’amministrazione comunale avesse precedentemente promesso il ricollocamento dei lavoratori delle Terme entro il 15 luglio, un impegno poi disatteso. “Si apprende da fonti di stampa che è stato redatto un verbale con un impegno generico per la ricollocazione entro il 15 ottobre – conclude – ma anche questo sembra lontano dall’essere rispettato“