Scuola, i No Dad: “Sindaci dell’Agro nocerino nel caos”

Il coordinamento Scuole Aperte: “Lettera al prefetto dei primi cittadini, ammettono di fatto di essere sotto la pressione delle Asl, dei media, dei dirigenti scolastici e dei genitori, che spingono immotivatamente per la chiusura degli istituti”

La “guerra” della scuola, i No Dad non abbassano la guardia. “I sindaci dell’agro nocerino sarnese e della valle metelliana – afferma una nota del coordinamento Scuole Aperte – scrivono congiuntamente una lettera nella quale ammettono di fatto di essere sotto la pressione delle asl, dei media, dei dirigenti scolastici e dei genitori, che spingono immotivatamente per la chiusura delle scuole. Il Governatore regionale da mesi ha fatto della scuola il capro espiatorio da sacrificare per nascondere la mala gestione sanitaria da parte della regione. I sindaci sono stati lasciati soli, in preda al caos, sommersi da dati incoerenti e contraddittori, pressati affinché adottino decisioni gravissime, che impattano su un diritto costituzionale, troppo a lungo violato”. “Dal canto suo Draghi – prosegue la nota – in Senato è stato chiaro sul dato drammatico prodotto dalla dad. Il premier ha indicato solo il dato nazionale e solo delle superiori. Un dato che in Campania è certamente molto più drammatico poiché sappiamo bene che centinaia di migliaia di studenti in questa Regione non sono tutelati nei loro diritti costituzionali, ma al contrario il loro futuro é stato duramente compromesso”.

Altra notizia del giorno “è quella diffusa dal Codacons, il quale esprime, e noi del Coordinamento con loro, ‘definitiva e grande soddisfazione’ per il provvedimento con il quale il collegio del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania  ‘ha sancito l’illegittimità delle ordinanze regionali’.   Così gli avvocati del ricorso, Matteo Marchetti e Laura Clarizia:“Siamo molto soddisfatti per l’accoglimento dell’istanza cautelare e la conferma del decreto n.153/2021. A questo punto non possono essere considerati legittimi i singoli provvedimenti di sospensione delle attività scolastiche da parte delle autorità comunali lì dove non ci sono casi acclarati di contagio o indici particolarmente elevati di diffusione del covid-19, in base alle regole stabilite dal Cts a livello nazionale, quindi i cittadini possono impugnare tutte le ordinanze illegittime di chiusura delle scuole”.

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