
Al 54enne pena di 8 anni e dei mesi di reclusione in primo grado
I fatti sono accaduti in località San Pietro, in un contesto di degrado domestico estremo, con la storia emersa grazie agli insegnati di scuola. È stato condannato ad otto anni e sei mesi per accuse di violenza sessuale e maltrattamenti il padre-orco di Scafati, nel Salernitano, che costringeva a rapporti impropri e a privazioni di ogni sorta la figlia minorenne. Come riporta il quotidiano La Città, i giudici del secondo collegio del Tribunale di Nocera Inferiore hanno emesso al sentenza al termine del dibattimento che vedeva alla sbatta il 54enne accusato di violenza sessuale aggravata e maltrattamenti nei confronti della figlia, sottoposto a divieto di avvicinamento alla vittima. Secondo le indagini avviate 5 anni fa dai carabinieri e originate da una confidenza della vittima ad una compagna di scuola, l’uomo ha commesso atti di libidine e abusi sessuali sulla figlia, che quando la storia iniziò aveva 8 anni, con maltrattamenti a lei e alla madre portati avanti nel corso del tempo. Il materiale probatorio è stato ritenuto sufficiente all’ammissione del decreto di giudizio immediato. La ragazzina veniva sottoposta ad ogni tipo di vessazione, partendo dalle botte per arrivare alla privazione, con soprusi e violenze fisiche, soggezione psicologica e minacce. Il padre le impediva di frequentare la scuola, di mangiare regolarmente ed in maniera sufficiente perché testualmente, come documenta il processo, secondo lui “il cibo non era fonte del suo guadagno”, con la piccola tenuta chiusa in casa, segregata di forza e picchiata, col padre a pretendere di essere lavato.