
Sono 8 i militari destinatari di misura cautelare, insieme all’ex presidente del consiglio comunale
Le accuse sono pesanti, ma il gip ha escluso l’aggravante camorristica. I carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza agli arresti domiciliari a carico di 5 carabinieri e di un politico di Forza Italia. Eseguita inoltre la misura della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, per un anno, a carico di altri 3 militari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, omissione di atti d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio, nell’ambito di un’indagine condotta dal nucleo investigativo del gruppo di Castello di Cisterna e coordinata dalla Dda partenopea. Ai domiciliari, accusati di corruzione, i carabinieri Michele Mancuso e Angelo Pelliccia, l’ex presidente del consiglio comunale di Sant’Antimo, Francesco Di Lorenzo, e ad altri tre militari dell’Arma: Raffaele Martucci, Vincenzo Palmisano e Corrado Puzzo. Una misura cautelare dei domiciliari è stata disposta anche per il boss Pasquale Puca, già detenuto al 41 bis. La misura interdittiva della durata di un anno, è stata disposta per altri tre carabinieri: Vincenzo Di Marino, indagato per rivelazione del segreto d’ufficio e omissione, il capitano Daniele Perrotta, che deve difendersi dall’accusa di omissione di atti d’ufficio, e Carmine Dovere, indagato per abuso d’ufficio. Anche per loro è stata esclusa l’aggravante mafiosa.