Santa Maria Capua Vetere, pestaggi nel carcere: il processo va avanti

La Corte di Assise respinge la tesi della difesa di illegittimità incostituzionale

Il processo sui pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere va avanti per i 105 imputati. La Corte di Assise ha respinto la tesi di illegittimità costituzionale presentata da alcuni avvocati difensori. Il processo, però, subirà un rallentamento, perché va nominato un nuovo giudice a latere dopo l’addio di Alessandro De Santis.

Intanto c’è il no della Corte d’Assise alle testimonianze di Draghi, Cartabia e Bonafede per evitare la spettacolarizzazione. La Corte ha motivato la decisione con la necessità  di “evitare una contaminazione di natura politica del processo con una sua indebita spettacolarizzazione”.

Era stato il legale Michele Passione, che assiste il garante nazionale dei detenuti Mauro Palma costituitosi parte civile nel processo, a presentare una lista testi in cui chiedeva di sentire i tre ex componenti del Governo.

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