Proteste represse e botte in testa agli studenti: è lo Stato di emergenza, bellezza.

Durissimi scontri a Torino, Milano e Napoli durante le manifestazioni di protesta per la morte dello studente che lavorava gratis in una fabbrica di Udine

Le manifestazioni di protesta nel nostro Paese continuano ad essere represse in nome della solita logica dello stato di emergenza. Dopo la dura repressione delle proteste contro i lavoratori che contestavano il Green Pass, strumento di discriminazione sui posti di lavoro, i manganelli sono stati usati sulla testa degli studenti che manifestavano contro gli stage e i tirocini gratuiti nelle fabbriche. Un ulteriore attacco ai diritti costituzionali.

Durissimi scontri a Torino, Napoli e Milano durante le manifestazioni per la morte di Lorenzo Parelli, il 18enne morto venerdì scorso nello stabilimento metalmeccanico Burimec, a Lauzacco, vicino a Udine dove lavorava gratis svolgendo il ruolo di tirocinante.

Non appena il corteo ha cercato di spostarsi dalla piazza, tuttavia, le Forze dell’Ordine hanno iniziato a caricare i ragazzi (la maggior parte dei quali minorenni) picchiandoli con i manganelli e ferendone gravemente alcuni.

A Torino, gli studenti hanno tentato di promuovere in corteo ma sono stati duramente caricati dalla polizia. Molti ragazzi (la maggior parte dei quali minorenni) picchiati a colpi di manganelli, alcuni ragazzi sono rimasti feriti.  

La manifestazione è stata organizzata da decine di collettivi studenteschi, tra cui il movimento studentesco romano ‘La lupa’, e da vari rappresentanti degli studenti in tutta Italia. La mobilitazione ha visto la partecipazione anche del Fronte della Gioventù Comunista e della confederazione Cobas, che ha indetto uno sciopero straordinario, oltre al sostegno dei lavoratori Gkn, del SI Cobas e de “Il sindacato è un’altra cosa”.

A Napoli, gli incidenti tra studenti, disoccupati  e gli agenti delle forze dell’ordine si sono verificati nel pomeriggio, in piazza dei Martiri, davanti alle sede dell’Unione degli Industriali. In piazza sono scesi 1500 manifestanti. Alcuni hanno lanciato vernice rossa sul portone della sede dell’Unione degli Industriali e hanno cercato di forzare il cordone di sicurezza degli agenti. Polizia e carabinieri hanno risposto con una carica. Quindi i manifestanti si sono diretti verso Piazza Vittoria, prima di procedere in corteo lungo via Partenope.

 Tafferugli anche a Milano, dove alcuni dei circa mille manifestanti sono venuti a contatto con le forze dell’ordine. Un ragazzo  è stato ferito alla testa durante la carica che ha fatto allontanare gli studenti che tentavano di arrivare davanti alla sede di Assolombarda per depositare una trave d’acciaio di cartapesta insanguinata davanti all’ingresso.

Lo studente, sanguinante al capo, sta bene ed è andato autonomamente al pronto soccorso.

Ci.Cre

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