Quarto giorno di sciopero della fame a 50 metri d’altezza per l’operaio licenziato dalla Fiat

NAPOLI – “Vedremo Renzi come si comporterà quando dovrà tagliare il nastro per inaugurare la nuova metropolitana, mentre dall’altro lato dovrà misurarsi con i veri problemi sociali”. I compagni di Mimmo Mignano ne sono convinti, come le centinaia di persone che ogni giorno vengono sotto la gru a portare solidarietà: l’operaio licenziato dalla Fiat aspetta la visita del premier di sabato. E intanto resiste sulla gru a 50 metri d’altezza, proseguendo lo sciopero della fame. Siamo al quarto giorno di protesta per sensibilizzare sul caso dei 5 operai in attesa della prima udienza dal giudice del lavoro, a 11 mesi dal licenziamento. Intanto, incombe la visita di Renzi per inaugurare il metrò, a pochi metri dalla gru dove Mimmo è sospeso, circondato da un crescente consenso di studenti, operai e cittadini comuni. Oggi è stato il turno del sassofonista Daniele Sepe. Si fanno vedere, come sottolinea il Comitato licenziati e cassintegrati Fiat, anche “politici in cerca di visibilità in questo periodo elettorale”. Quelli non mancano mai.

(Foto Comitato di lotta licenziati e cassintegrati Fiat
Video Maria Elena Muffato)

 

 

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