Primarie Napoli, aperto fascicolo in Procura. Nel Pd non si muove ancora nulla

Indagine conoscitiva e senza ipotesi di reato del pool reati contro la pubblica amministrazione. La commissione di garanzia per le primarie del centrosinistra è convocata per domani pomeriggio

Si tratta di una indagine conoscitiva, un “modello 45”, in cui non si formulano per ora ipotesi di reato. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sui fatti riportati dal video di Fanpage.it sul voto per le primarie in alcuni seggi. Il fascicolo è affidato alla seconda sezione, che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione, coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. E’ probabile che tra gli atti preliminari vi sia l’acquisizione del video.

 

 

PD, PER ORA NESSUNA INIZIATIVA – Per ora nulla si muove, ma tutti attendono di sapere come Roma abbia preso l’ennesimo caso delle primarie a Napoli. La commissione di garanzia per le primarie del centrosinistra è convocata per domani pomeriggio alle 17 ma non esaminerà il video di Fanpage.it, con le immagini di alcuni consiglieri che pagano ad elettori l’euro necessario ad esprimere la preferenza. “A meno che non ci siano ricorsi in merito” precisa all’Ansa Giovanni Iacone, presidente della commissione. Se mai qualcuno ricorresse, sarà la commissione provinciale di garanzia del Pd a decidere eventuali provvedimenti nei confronti degli iscritti. La commissione chiarisce anche che i fatti mostrati nel video non sono stati riportati in nessuno dei verbali pervenuti dai 78 seggi. Insomma, si spera che la bufera passi presto.

 

TARTAGLIONE E CARPENTIERI: “ATTACCHI STRUMENTALI PER DELEGITTIMARE” – In una congiunta il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione, e il segretario provinciale del Pd di Napoli, Venanzio Carpentieri, commentano gli ultimi sviluppi. “Sullo svolgimento delle primarie del centrosinistra a Napoli  – si legge – è in atto un tentativo di delegittimazione attraverso attacchi strumentali. Già ieri, appena viste le immagini, abbiamo detto che sui singoli episodi ripresi nel video ci saranno gli approfondimenti dovuti da parte degli organismi competenti e, sin da ora, possiamo affermare che qualsiasi atteggiamento meno che corretto è da condannare. Ma  – proseguono Tartaglione e Carpentieri – non si può far finta che, oltre quei singoli casi inaccettabili, non ci siano state tante migliaia di persone che hanno votato in maniera regolare, trasparente e spontanea, come hanno riconosciuto tutti i candidati in campo, che hanno accettato il risultato finale”.

“I singoli episodi non possono essere tollerati da un partito come il Pd e richiedono adeguate sanzioni – aggiungono Tartaglione e Carpentieri – anche per tutelare quelle migliaia di cittadini estranei alla vicenda”.

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