Preso a Qualiano il latitante Accurso: sospettato per raid contro carabinieri di Secondigliano

Il presunto baby boss inserito nell’elenco dei ricercati più pericolosi

A 24 anni era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi, e su di lui grava il sospetto di aver ordinato le mitragliate contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano. Umberto Accurso è stato catturato a Qualiano, dove si era rifugiato in un appartamento al secondo piano di un fabbricato. Alla macchia da 2 anni, lo hanno stanato i militari del nucleo investigativo di Napoli, che hanno dovuto sfondare la porta blindata. Il presunto boss è destinatario di quattro ordinanze di custodia cautelare, l’ultima delle quali eseguita la settimana scorsa nei confronti di affiliati di spicco al clan Vanella Grassi. Della cosca Accurso è ritenuto il reggente. Secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe il mandante del raid contro la stazione dell’Arma di Secondigliano, come ritorsione per l’affidamento temporaneo di due suoi figli disposto dal Tribunale dei Minori di Napoli ed eseguito dai militari. Ad eseguire l’ ordinefurono alcuni giovanissimi a bordo di scooter che esplosero una ventina di colpi di mitra contro la palazzina che ospita i militari.

 

 

IL BLITZ: IL LATITANTE SI E’ CHIUSO IN CAMERA – La casa dove si nascondeva Accurso era dotata di vari comfort, tra cui un gigantesco televisore a schermo piatto da 55’’.
Capito che non aveva scampo, il 24enne si è chiuso in una delle camere, dove i militari lo hanno arrestato. Il latitante non ha tentato la fuga, non era armato e non aveva documenti falsi né grosse somme di denaro.
Si è lasciato tranquillamente ammanettare.
Nell’appartamento sono stati trovati anche giocattoli, tra i quali una pistola con il tappo rosso.

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