Il 57enne condannato per direttissima ad un anno, con pena sospesa: vittime tre persone a cui erano stati promessi impieghi in cambio di denaro

Un posto come aiuto cuoco nel ristorante di uno degli alberghi più esclusivi di Napoli, alla ragazza “dell’aiuto cuoco” un posto da guardarobiera nello stesso hotel, per una terza persona l’impiego in ufficio postale, a Napoli.
A un certo punto il posto di “aiuto cuoco” non era più disponibile, ma interessandosi era riuscito a trovarne uno migliore, collaboratore scolastico. Però bisognava pagare “qualcosa in più”.
E’ lo spaccato di una veloce indagine su un giro di truffe perseguite dai carabinieri della stazione di Licola che hanno arrestato Michele Delle Cave, un collaboratore scolastico 57enne del locale istituto alberghiero “beccato” durante un servizio per osservarne i movimenti nel corso delle prime indagini.

Delle Cave, giudicato con rito direttissimo, è stato condannato a un anno di reclusione con sospensione della pena ed al risarcimento del danno.
I militari dell’arma lo hanno bloccato all’appuntamento con una delle vittime fissato a Licola: il truffato doveva pagare 400 euro, una delle rate per ottenere il posto.
I carabinieri avevano iniziato a indagare sul conto di delle cave dopo la querela da parte di 3 persone alle quali si era presentato come docente dell’istituto scolastico. Secondo le indagini aveva millantato legami di amicizia con il direttore di un prestigioso hotel di Napoli, con il direttore di un ufficio postale del capoluogo campano e con sindacalisti e appartenenti ad ambienti dirigenziali scolastici.
Approfittando della “fiducia” delle vittime, a partire da marzo 2016 e in ripetute occasioni si era fatto consegnare circa 3600 euro, il compenso per gli intermediari di cui diceva di essersi avvalso e che indicava come “gente che aveva garantito”.
Sono ancora in corso indagini per verificare se ci siano eventuali altre vittime.

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