Parentopoli, Napoli: giunta de Magistris prende le distanze dai vertici Asia

L’ex assessore Chiodo: Non abbiamo avallato assunzioni tramite agenzie interinali. Intanto, la presidente dell’azienda per la raccolta dei rifiuti gioca allo scaricabarile

Le assunzioni nelle aziende di proprietà del Comune di Napoli per il tramite agenzie interinali potrebbero riservare ulteriori sorprese nei prossimi giorni con effetti dirompenti sul piano politico e giudiziario. Intanto, arriva una netta presa di distanza della precedente amministrazione comunale di Luigi de Magistris dalle decisioni assunte da Maria de Marco, presidente di Asia, azienda comunale che si occupa della raccolta dei rifiuti. Significativa la nota diffusa dall’ex assessore all’ambiente, Donatella Chiodo.

Donatella Chiodo

L’Amministrazione de Magistris, pur avendo chiesto all’Azienda di procedere all’assunzione di personale a tempo indeterminato attraverso un concorso pubblico, si è trovata, in piena campagna elettorale, con la pubblicazione di un bando per la selezione di personale per lavoro interinale da parte di Asia – sottolinea l’ex assessore Chiodo – La posizione dell’Amministrazione fu chiarissima da subito: sospensione della procedura di selezione“. “Molte furono le riunioni tenutesi con l’Azienda nelle quali l’Amministrazione ha sempre sottolineato il non gradimento della modalità di lavoro interinale così come la necessità di garantire percorsi di trasparenza e legalità, suggerendo l’utilizzo di procedure che permettessero la selezione casuale dei soggetti che avevano già aderito all’avviso – puntualizza l’ex assessore Chiodo – Asia Napoli, invece, non appena conosciuto il risultato elettorale, senza neanche comunicarlo all’Amministrazione ancora in carica, ha disatteso l’indicazione ampiamente sollecitata, rispondendo addirittura con toni incresciosi, che si evita di riportare” – denuncia Chiodo. “La legalità e la trasparenza dei comportamenti amministrativi sono sempre stati elemento distintivo dell’agire dell’Amministrazione de Magistris e tanto era richiesto anche agli Amministratori delle partecipate. Pertanto, si segnalò il tutto ai soggetti preposti perché venisse valutata l’intera vicenda per le successive azioni conseguenti” – aggiunge Donatella Chiodo.

Maria de Marco

La presidente di Asia Maria De Marco scarica le responsabilità sull’agenzia interinale. “A fare la selezione non è stata Asia, ma l’agenzia interinale” – tenta di giustificarsi l’ex decoratrice di torte, nominata, grazie a de Magistris, presidente di una delle più importanti aziende pubbliche partenopee. Il solito gioco dello scaricabarile. Invece, l’Asia, ente pubblico che ha affidato ad una agenzia privata il compito di reclutare personale, doveva e dovrebbe chiarire dettagliatamente i criteri individuati per la selezione dei 53 disoccupati. Tra l’altro, l’avviso di reclutamento non è stato pubblicizzato adeguatamente per dare a tutti i disoccupati la possibilità di partecipare e di essere selezionati. E per una “strana coincidenza” tra i 53 “fortunati” ci sarebbero parenti di sindacalisti e di politici.

disoccupati davanti alla Prefettura

Sulla vicenda tacciono molti consiglieri comunali eletti con “le liste arancioni” e sostenuto il governo cittadino guidato da Luigi de Magistris e rieletti con la coalizione di Gaetano Manfredi. Un comportamento alquanto singolare.

L’amministrazione guidata dall’ex Rettore dovrebbe assumere una posizione chiara e netta disponendo l’azzeramento delle selezioni effettuate dalle agenzie interinali in Asia e Anm, verificare le “infornate” avvenute in Napoli Servizi attraverso alcuni appalti esternalizzati per dare vita a concorsi pubblici, trasparenti aperti a tutti i giovani della Campania.

Continua, intanto, la mobilitazione del movimento dei disoccupati.

Ora blocchiamo il sistema delle agenzie interinali – sottolineano in una nota i senza lavoro del Movimento 7 Novembre – Basta clientele. Le agenzie interinali, che forniscono “manodopera” alle aziende partecipate del Comune di Napoli, servono da un lato in generale per creare ulteriore lavoro precario e somministrato da spremere ed avere sotto ricatto dall’altro alimentare la catena di clientele e sistema marcio tra sindacati, consiglieri comunali, dirigenti delle aziende partecipate ed appunto agenzie interinali. Ma fino ad ora siamo noi ad aver subito repressione – continua la nota – decine e decine di processi, multe e denunce ad ogni iniziativa di lotta in particolare fuori l’azienda Asia, ci hanno detto che eravamo quelli che volevano le “corsie preferenziali” ed ora viene fuori chiaramente che avevamo ragione noi – conclude la nota – Quello di cui hanno paura è che ci siamo organizzati come disoccupati: non più singola forza lavoro in fila uno per volta nella giungla del mercato capitalistico ma un esercito di riserva che prende coscienza e si organizza rivendicando formazione e lavoro stabile per progetti socialmente necessari per tutte e tutti!”.

Ciro Crescentini

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