Inchiesta sulle attività dei Bifone e dei Petruolo: arresti in Campania, Frosinone, Alessandria, Perugia e Pordenone
CASERTA – Venti ordinanze cautelari sono in corso di esecuzione in un’operazione dei Carabinieri Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta scattata all’alba nelle provincie di Caserta, Napoli, Avellino, Frosinone, Alessandria, Perugia e Pordenone. Le misure sono state adottate su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli al termine di un’inchiesta sulle attività svolte dai clan “Bifone” e “Petruolo” per conto del clan “Belforte” di Marcianise. I reati ipotizzati sono quelli di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentativo di omicidio, incendio doloso, porto abusivo di armi, usura, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, tutti commessi con l’aggravante del metodo mafioso. Fra gli episodi al centro dell’inchiesta, ve ne sono due contro due sottufficiali dei Carabinieri, avvenuti nei mesi scorsi quando i militari erano in servizio nella sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Santa Maria Capua Vetere e alla stazione di Portico di Caserta.
I venti affiliati arrestati nel blitz appartengono ai due gruppi criminali capitanati da Antonio Bifone e Filippo Petruolo, esponenti di spicco della camorra a Portico di Caserta e Macerata Campania, nel Casertano, per conto del clan Belforte. L’indagine è iniziata tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005, periodo in cui si verificarono due atti intimidatori incendiari avvenuti a distanza di pochi giorni nei confronti di due militari dell’Arma che stavano svolgendo delle investigazioni nei confronti dei due clan e che avevano già portato al sequestro di armi da guerra riconducibili ai due gruppi criminali. Le investigazioni hanno già portato all’arresto di 44 persone nel 2009 per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e alla cattura di quattro latitanti tra i quali lo stesso Antonio Bifone che, il 25 ottobre 2005 si era sottratto alla cattura ingaggiando un conflitto a fuoco con la Polizia che venne poi individuato e arrestato a Ghedi (Brescia) mentre stava lasciando l’Italia per recarsi in Germania.Nel provvedimento cautelare il gip ha individuato elementi di colpevolezza nei confronti degli indagati sia per attività estorsive ed usuraie, sia per il traffico di sostanze stupefacenti. Gli indagati sono anche, a vario titolo, accusati del tentato omicidio di un imprenditore casertano che fu accoltellato a Napoli il 4 ottobre 2005 perché ritenuto responsabile di aver denunciato Antonio Bifone per il resto di usura.
Tra gli indagati c’è anche un ex assessore di un comune del Casertano. Per l’ex amministratore il Gip ha rigettato la richiesta di misura cautelare. Decisive per gli arresti di oggi, giunti al termine dell’inchiesta condotta dai pm Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio, Vincenzo Ranieri e Luigi Landolfi, coordinati da Giuseppe Borrelli e Vincenzo Colangelo, sono state le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, tra cui l’ex boss Antonio Bifone, fedelissimo dei fratelli Belforte. E’ stato proprio Bifone a raccontare ai pm e agli investigatori del Reparto Operativo dei Carabinieri di Caserta degli attentati ai due carabinieri che tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005 indagavano sulla sua cosca. Il primo avvenne a dicembre 2004; nel mirino finì l’auto di un maresciallo in servizio alla Procura di Santa Maria Capua Vetere che fu data alle fiamme in garage. Neanche un mese dopo gli uomini di Bifone si recarono a casa di un altro militare bruciando la sua divisa nella camera da letto. “Anche a distanza di dieci anni questi fatti non restano impuniti, è questo il messaggio che vogliamo inviare”, ha detto oggi a Caserta in conferenza stampa il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Giancarlo Scafuri. Agli arrestati è contestato anche il tentato omicidio avvenuto nell’ottobre 2005 di un imprenditore di Portico che più volte ha denunciato per usura i Bifone; l’uomo fu accoltellato per punizione presso il suo cantiere edile a Riviera di Chiaia a Napoli da un gruppo inviato dal boss e formato da Antonio e Salvatore Amato, dall’ucraino Rostyslav Panchuk e dall’albanese Fatos Hasbajrami (tutti destinatari oggi di ordinanza in carcere). Tra gli arrestati anche cinque donne, tra cui la moglie del boss Giuseppina Di Caprio, che aveva un importante ruolo di messaggera nel clan. Per gli inquirenti attuale reggente del clan sarebbe Alfredo Bifone, fratello di Antonio e attualmente detenuto al 41 bis.
GLI ARRESTATI:
1. AMATO SALVATORE, NATO SANTA MARIA C.V. (CE) 22 LUG 1956, DETENUTO CASA RECLUSIONE ALESSANDRIA;
2. BIFONE ANTONIO, NATO MACERATA CAMPANIA (CE) 04 GEN 1954, DETENUTO CASA RECLUSIONE PALIANO (FR);
3. BIFONE ALFREDO, NATO PORTICO DI CASERTA (CE) IL 21 GEN 1968, DETENUTO CASA RECLUSIONE SPOLETO (PG) REGIME ART. 41 BIS ORD. PEN.;
4. DI CAPRIO GIUSEPPINA, NATA S. PRISCO (CE) 24 MAG 1968, MOGLIE DEL C.D.G. BIFONE ANTONIO, RESIDENTE PORTICO DI CASERTA;
5. DI CAPRIO SILVANA, NATA S. PRISCO (CE) 02 FEB 1978, RESIDENTE PORTICO DI CASERTA;
6. CICALA GIOVANNI, NATO MACERATA CAMPANIA (CE) 22 GEN 1971, DETENUTO CASA CIRCONDARIALE NAPOLI-POGGIOREALE;
7. DI VILIO ANTONIO, NATO SANTA MARIA C.V. (CE) 22 DIC 1966, RESIDENTE SANTA MARIA CAPUA VETERE;
8. PETRONZI GERARDO, NATO CASERTA 13 OTT 1971, DETENUTO CASA CIRCONDARIALE SANTA MARIA C.V.;
9. CORTESE SAVERIO, NATO S. NICOLA LA STRADA (CE) 18 GEN 1963, RESIDENTE PORTICO DI CASERTA;
10. DALIZZO GIUSEPPE, NATO MARCIANISE (CE) 21 SET 1944, RESIDENTE PORTICO DI CASERTA;
11. DI MONACO FRANCESCO, NATO SANTA MARIA C.V. (CE) 01 APR 1982, DETENUTO CASA CIRCONDARIALE NAPOLI-POGGIOREALE;
12. TARTAGLIONE GAETANO, NATO MARCIANISE (CE) 04 GIU 1978, RESIDENTE PORTICO DI CASERTA;
13. FORGIONE FRANCA, NATA CASAGIOVE (CE) 09 OTT 1971, RESIDENTE CASERTA;
14. FRISAN LAURA, NATA CASERTA 26 LUG 1976, RESIDENTE CASERTA;
15. HASBAJRAMI FATOS, NATO ALBANIA 28 FEB 1983, DETENUTO CASA CIRCONDARIALE NAPOLI-SECONDIGLIANO;
16. PANCHUK ROSTYSLAV, NATO UCRAINA 03 DIC 1979, RESIDENTE CURTI;
17. PETRUOLO CARMINE, NATO CASERTA 18 DIC 1974, RESIDENTE PORTICO DI CASERTA;
18. PISANI DOMENICO, NATO CASERTA 30 GEN 1964, DETENUTO CASA CIRCONDARIALE AVELLINO;
19. SCAFOCCHIA SIMONETTA, NATA MADDALONI (CE) 08 DIC 1971, RESIDENTE CASERTA;
20. VAGLIVIELLO MODESTO, NATO S. NICOLA LA STRADA (CE) 12 GEN 1955, RESIDENTE SAN NICOLA LA STRADA