Nozze trash, M5S chiede accesso agli atti e interventi urgenti per l’ordine pubblico

La richiesta dei consiglieri comunali Matano e Brambilla, in relazione ai fatti del matrimonio Colombo-Rispoli: tutti i documenti e le autorizzazioni prodotte; un comitato per la sicurezza pubblica, per coordinare i servizi di controllo del territorio. Il sindaco de Magistris nel mirino: “Solleciti la verifica dei requisiti di ragionevolezza di eventi in luoghi pubblici”

Nozze trash, il gruppo comunale del M5S chiede l’accesso agli atti e “interventi urgenti a tutela dell’ordine pubblico-matrimonio Colombo-Rispoli“. I consiglieri Marta Matano e Matteo Brambilla, con due distinti atti protocollati, invocano chiarezza sulla vicenda, e maggiori controlli della polizia municipale sul territorio.
I riflettori, anzitutto, si accendono sugli “eventi del 25 marzo a piazza Plebiscito e del 28 marzo matrimonio al Maschio Angioino, compresa la sfilata a Secondigliano, del cantante neomeolodico Tony Colombo e di Tina Rispoli”. L’accesso agli atti riguarda “tutte le richieste prodotte dagli interessati e le autorizzazioni rilasciate dai servizi competenti”; “quali servizi avrebbero dovuto vigilare”; “il decreto sindacale di nomina del delegato alle funzioni di ufficiale dello stato civile per la celebrazione del matrimonio”. Destinatari, tra gli altri, il sindaco de Magistris, l’assessore Clemente, il comandante dei caschi bianchi Ciro Esposito, il servizio gestione canoni, lo Sportello unico attività produttive.

Articolata la richiesta di interventi per l’ordine pubblico, non riferita solo ai “fatti accaduti tra piazza Plebiscito e Maschio Angioino”, ma anche ad altri episodi. Ad esempio, si citano “l’utilizzo delle fontane cittadine come luogo di bivacco e sversatoio di rifiuti”, ed il “privilegiare eventi che non migliorano l’immagine della città (matrimonio Colombo-Rispoli) a scapito di quelli contro la lotta alla criminalità (organizzato al Maschio Angioino ma spostato urgentemente per il matrimonio)”. L’ultima segnalazione è relativa alla manifestazione di Libera, in memoria delle vittime innocenti, in origine fissata negli stessi luoghi delle nozze.
I consiglieri grillini chiedono al prefetto Pagano di “valutare la possibilità di convocare il Comitato per la sicurezza cittadina”, allo scopo di “sollecitare lo svolgimento ed il coordinamento delle attività di controllo del territorio cittadino, specie nel Centro Storico e nei luoghi di interesse artistico della Città di Napoli ad opera in particolare della Polizia Municipale”. Nel mirino, invece, finisce il sindaco de Magistris, invitato a “sollecitare la previa verifica, da parte degli uffici preposti, della ragionevolezza degli eventi da tenersi in luoghi pubblici e di rilievo storico-culturale della Città”. Questo, specificano Matano e Brambilla, “attesa la disponibilità da lui resa nel partecipare all’evento in questione (come da foto di un documento della Municipalità pubblicato on-line)”. Infine, al segretario generale, anche nella qualità di responsabile anticorruzione, si chiede di disporre “tutti gli accertamenti del caso, anche tramite il servizio ispettivo, di ogni violazione di legge e di regolamenti in ordine agli eventi di cui all’oggetto, per acclarare eventuali responsabilità a carico degli uffici interessati”. Le nozze trash, in maniera surreale, restano l’ultimo giallo napoletano.

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