Napoli, la rabbia degli operai, studenti e disoccupati contro la criminalizzazione delle lotte sociali

Un folto corteo per le strade del capoluogo campano per protestare contro i 43 avvisi di garanzia notificati a militanti sindacali, studenti, operai e precari

Contro la repressione e la criminalizzazione delle lotte sociali e gli avvisi di garanzia notificati a 43 senza lavoro organizzati, militanti sindacali, studenti, precari arriva immediata risposta degli operai, studenti e disoccupati di Napoli, sostenuti dall’organizzazione sindacale indipendente Si Cobas. Un folto corteo ha sfilato per le strade della Città contro il tentativo di trasformare le proteste per il lavoro, la giustizia sociale in atti criminali.

Vogliono montare una un megaprocesso che mette in accusa la lotta per il lavoro ed il salario in città, in particolar modo i mesi si Dicembre 2022 e Marzo 23, quando le istituzioni nazionali e locali facevano saltare i tavoli di trattativa di questa vertenza storica sottraendosi al rispetto degli impegni assunti su formazione ed inserimento al lavoro“ – sottolineano i movimenti in una nota

La lotta per il lavoro processata in tribunale come atto criminale. “Da quanto emerge dalle carte è evidente il tentativo di costruire un castello giudiziario finalizzato a narrare di un disegno criminoso trasformando la lotta dei disoccupati in un problema di ordine pubblico e non politico/sociale – concludono i comitati – La storia di questo movimento, come tutta la tradizione del movimento operaio, insegna che solo la lotta paga. Ci impegneremo nelle prossime ore a convocare una conferenza stampa ed ad articolare un comunicato più complessivo che chiederà a tutte le forze di esprimersi e rompere l’isolamento di questa lotta, scendendo in piazza insieme al movimento di lotta“.

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