Nell’occhio del ciclone è finita l’Asl Napoli 1 – Centro, Ente appaltante dei lavori
Ancora una iniziativa di lotta dei dipendenti della CoopService. Lunedì 17 giugno alle 12 è stato promosso un presidio è stato promosso davanti agli uffici della cosiddetta azienda sociale in via G.Porzio a Napoli presso il Centro Direzionale. A fianco dei lavoratori i militanti e i responsabili del Sindacato Generale di Base(SGB), organizzazione sindacale indipendente.
La CoopService con sede legale a Reggio Emilia, è una delle tante cooperative cosiddette rosse che si presentano come modelli aziendali, paladine la responsabilità sociale e l’etica aziendale. L’azienda si è aggiudicata appalti milionari per la pulizia e i servizi in alcune strutture sanitarie napoletane aventi come ente appaltante l’Asl Napoli 1 – Centro e da tempo viene contestata dalle maestranze.
I lavoratori denunciano gravissime violazioni delle normative e delle leggi sulla tutela della salute e la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro su molti siti dell’Asl Napoli 1 e nell’azienda ospedaliera Santobono Pausilipon. In particolare non vengono lavati gli indumenti da lavoro, non è stato istituito un marcatempo e un sistema di monitoraggio delle presenze, inesistente qualsiasi criterio di trasparente attribuzione delle ore di lavoro straordinario. E non finisce qui. Emergono gravissime condizioni di insicurezza sul lavoro, controsoffittature fatiscenti e mancanza di porte di emergenza in diversi siti dell’Asl Napoli 1 Centro.
Sulla vicenda fioccano anche alcuni interrogazioni in consiglio regionale presentate al presidente Vincenzo De Luca e all’assessore regionale alla Sanità.
Sorprendente l’inettitudine dell’Asl Napoli 1, ente appaltante dei lavori che dovrebbe assumere azioni di vigilanza e di controllo sulle azienda aggiudicatarie degli appalti ed esecutrici dei lavori.
Ciro Crescentini