In due sono saliti fino al terzo piano sui ponteggi davanti al consiglio comunale

NAPOLI – Nuova protesta estrema dei lavoratori del Consorzio unico di bacino, società del settore rifiuti i cui addetti denunciano il mancato pagamento di diversi stipendi. In due sono saliti su un’impalcatura al terzo piano, davanti alla sede del Consiglio comunale di Napoli, in via Verdi. Uno si è messo un cappio attorno al collo. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco.

 

DEL GIUDICE: “NON POSSIAMO ONORARE I DEBITI” – “La Città metropolitana ed il Comune di Napoli non possono in alcun modo onorare i debiti che il Cub ha rispetto ai propri lavoratori”. Il vicesindaco Raffaele Del Giudice commenta così la vertenza. Sottolinea però che ad agosto il sindaco “ha provveduto con apposita ordinanza urgente a scongiurare un possibile danno ambientale per il realizzarsi di una serie di criticità indipendenti dalla Città Metropolitana di Napoli o dal Comune. Tra le misure assunte  – afferma – vi è stato lo sblocco dei pagamenti arretrati a favore dei lavoratori del Consorzio che prestano servizio presso gli impianti gestiti dalla società Sapna. Ciò è stato fatto per scongiurare una sospensione delle attività connesse col ciclo di lavorazione dei rifiuti. Tale misura straordinaria, che poteva interessare esclusivamente quei lavoratori che ci è stato certificato dal Cub essere impegnati presso gli impianti Sapna, per ovvi motivi, non poteva interessare i lavoratori del Consorzio formalmente posti in mobilità dal Consorzio stesso”.

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