Napoli, la rivolta degli avvocati: “commissariare il Consiglio dell’Ordine. Intervenga Gratteri”

L’organismo avrebbe accumulato un passivo che supera i 2 milioni di euro. Venerdì prossimo convocata l’assemblea per approvare il bilancio

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli è finito nell’occhio del ciclone per una voragine dei conti. L’organismo avrebbe accumulato un passivo di circa 2 milioni di euro. Significativa una nota dell’Agenzia delle Entrate che evidenzia i mancati versamenti di contributi, oneri previdenziali e fiscali nelle casse dello Stato.

Venerdi 27 ottobre è stata convocata un’assemblea per approvare il bilancio. Un documento che prevede l’aumento delle quote e “un piano di rientro” soddisfacente nei confronti del creditore.

L’assemblea si annuncia turbolenta. Molti iscritti e associazioni non hanno alcuna intenzione di approvare il documento contabile, preparano iniziative adeguate, denunce, esposti e sollecitano l’intervento del neo procuratore Nicola Gratteri e degli organismi nazionali per attivare le procedure per il commissariamento del Consiglio dell’Ordine di Napoli.

“E’ stato tradito il rapporto di fiducia, prodotto un danno alle casse e intaccato l’immagine dell’avvocatura – confida un avvocato – Tanti gli sprechi che hanno alimentato il passivo, il buco. Troppe consulenze, troppi convegni inutili, troppe spese di rappresentanza. Addirittura sono state sostenute sedicenti spese per l’immagine dell’avvocatura. Troppo comodo licenziare il commercialista dell’Ordine per mettere la “pezza” e individuare il capro espiatorio. Non è l’unico responsabile – continua – Vanno effettuati i controlli incrociati, verificare le fatture, gli scontrini, le ricevute degli alberghi e dei ristoranti. Così come andrebbero attivate indagini sul mancato versamento delle quote di iscrizione tollerato – in molti casi – per quasi un decennio. Il bilancio va bocciato. Il Consiglio dell’Ordine rapidamente commissariato. Sarebbe opportuno un intervento del neo procuratore Nicola Gratteri”

E non finisce qui. “Il Consiglio Nazionale Forense attraverso una delibera, ha sancito che “l’accordo di dilazione dei debiti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli non solo è inesistente ma neppure potrebbe mai esistere per legge” – sottolineano, in un comunicato, i consiglieri dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Pasquale Altamura, Luigi Aprea, Attilio Belloni, Sergio Longhi, Maria Prisco e Alfredo Sorge i quali chiedono alla presidente dell’Ordine di “revocare la convocazione dell’assemblea del 27 ottobre 2023” e di “adottare i necessari atti e provvedimenti nel rigoroso rispetto delle leggi e dei regolamenti nonché delle norme che sottendono alla corretta gestione del Consiglio”.

Abbiamo evidenziato le notevoli criticità del bilancio preventivo 2023 e del collegato piano economico finanziario di sostenibilità, senza ricevere alcun riscontro da parte della attuale e dei tecnici incaricati”, sottolineano ancora i consiglieri. “Il Consiglio Nazionale Forense – viene ribadito nella nota – ha ritenuto fondate le preoccupazioni espresse dai sottoscritti e, con apposita delibera ha stigmatizzato l’operato del COA Napoli, rilevando che i suddetti documenti contabili sono basati su un accordo di rateizzo del debito con il CNF inesistente. Nella medesima delibera si sottolinea, altresì, che un tale accordo sarebbe in ogni caso impossibile in quanto “contrario alle norme di legge e regolamentari”. “La delibera del Consiglio Nazionale Forense, dunque conferma, – conclude la nota – la non veridicità del bilancio preventivo e del piano di sostenibilità nonché della informativa resa agli iscritti”.

CiCre

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