
La vedova di Antonio Montinaro: “Sono emozionata per questa memoria in marcia è stato difficile perché Antonio, Vito e Rocco facevano parte della scorta e noi vogliamo fare capire a tutti, giovani e non, che la scorta è fatta di persone con sogni, una vita, dei figli, una famiglia ed è questo il senso della marcia”
La teca con i resti dell’auto è arrivata oggi a Napoli, in piazza Municipio, e ci è rimasta fino a stasera, prima di riprendere la sua marcia e proseguire verso Vibo Valentia, Locri, e infine Palermo per la manifestazione del 23 maggio, quando ricorreranno 25 anni esatti dalla strage di Capaci. Sono rimaste esposte tutto il giorno le lamiere contorte della Fiat Croma della polizia su cui viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e e Vito Schifani, uomini della scorta del giudice Giovanni Falcone. A visitare l’auto di servizio Quarto Savona 15 il sindaco Luigi de Magistris, il prefetto Carmela Pagano, il questore Antonio De Iesu, gli assessori alla Scuola ed alla Legalità del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri e Alessandra Clemente. “Sono emozionata per questa memoria in marcia – ha commentato Tina Montinaro, moglie del caposcorta – è stato difficile perché Antonio, Vito e Rocco facevano parte della scorta e noi vogliamo fare capire a tutti, giovani e non, che la scorta è fatta di persone con sogni, una vita, dei figli, una famiglia ed è questo il senso della marcia”.