Napoli, disoccupati occupano monumenti del centro storico: “Sbloccare i progetti per darci respiro”

L’iniziativa di lotta del movimento 7 novembre: “Stiamo lottando da due anni con la Regione Campania ed il Comune per la programmazione di progetti utili socialmente in particolare con l’utilizzo della programmazione dei fondi europei 2014 – 2020”

“Sbloccare i progetti per i disoccupati”. E’ la richiesta del movimento di lotta 7 novembre, che stamattina a Napoli ha occupato simbolicamente alcuni monumenti del centro storico. “Napoli non è una vetrina” è lo slogan dei senza lavoro. “Mentre un gigantesco albero di natale illumina il lungomare di Napoli ed i turisti sempre più innamorati della nostra città – affermano – c’è chi non festeggia per il Natale che passerà invece chiuso in casa o nella miseria quotidiana. Sono i disoccupati dei quartieri periferici ed anche del Centro Storico così come degli altri quartieri popolari di Napoli e periferia. C’è chi vive nella miseria, precarietà e senza lavoro nei quartieri dove il problema della marginalità sociale si pensa di risolvere con telecamere, militari e “sicurezza” e le politiche sul lavoro si limitano all’elemosina elargita con la Sia, manovra del governo applicata ai Comuni -quattro spiccioli ad una limitatissima fascia di disperati con requisiti strettissimi – passando per i i “voucher” utilizzati per i lavori a chiamata dalle amministrazioni, per di più ristretto ad alcune fasce di inoccupati”. I disoccupati dichiarano di non aver “bisogno di questo ma di una alternativa sociale iniziando dalle politiche attive sul lavoro, dall’utilizzo dei fondi europei per lavori di pubblica utilità e bisogni sociali, da programmi metropolitani del lavoro a partire dall’ampliamento delle piante organiche dei servizi pubblici. Da nuovi percorsi di aggiornamento e formazione al lavoro, da soluzioni immediate e dare un respiro minimo garantito ai disoccupati per ridare una prospettiva diversa e migliore a chi vive la condizione di sfruttamento, precarietà e mancanza del minimo per campare. Infatti – dicono – stiamo lottando da due anni come Movimento di Lotta “Disoccupati 7 Novembre” con la Regione Campania ed il Comune per la programmazione di progetti utili socialmente in particolare con l’utilizzo della programmazione dei fondi europei 2014 – 2020, dal recupero e riqualificazione delle periferie, aree verdi, spazi abbandonati, apertura di siti culturali e monumenti chiusi se non negli orari di culto, cooperative per servizi alle persone per il riutilizzo delle eccedenze alimentari alle famiglie bisognose, per creare nuove opportunità vere di lavoro e attività di utilità sociale a favore della comunità”. Con l’iniziativa di oggi i disoccupati segnalano i vari monumenti che potrebbero essere valorizzati.

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