Napoli, de Magistris perde la IV municipalità: silurati gli “assessorini arancioni”. Il partito arancione implode

Perdono la poltrona Paola Pastorino, Stefano Capocelli, Giovanni Parisi, Armando Simeone

Gli esponenti di DemA, il partito del sindaco Luigi de Magistris, silurati dalla giunta della IV municipalità. Un partito ormai destinato inesistente. L’esperienza “arancione” si avvia verso il tramonto. Il presidente della IV Municipalità, Giampiero Perrella, ha azzerato la sua Giunta “a seguito delle difficoltà riscontrate negli ultimi mesi ad approvare importanti atti deliberativi in Consiglio municipale per la mancanza di una maggioranza“. La revoca degli incarichi agli assessori e al vicepresidente è stata effettuata con decreto a firma del presidente. Silurati gli “assessorini” aderenti a demA(il partito del sindaco Luigi de Magistris) e alla cosiddetta sinistra. Perdono la poltrona Paola Pastorino, vicepresidente della giunta della IV Municpalità, con delega a Sport, Tempo Libero, politiche Scolastiche e formative, considerata vicina al vicesindaco Enrico Panini, segretario nazionale Dema, Stefano Capocelli, con delega a Mobilità e Turismo, entrato in quota “arancione”. Silurati anche gli assessorini Giovanni Parisi, titolare delle Politiche Sociali, Cultura Spettacolo e rapporti col consiglio Municipalità e Armando Simeone, con deleghe ad Ambiente, Igiene Urbana e Verde Pubblico. Gli assessorini arancio-fucsia non avrebbero svolto efficacemente il proprio ruolo, alimentando tensione e divisioni in consiglio di municipalità. Emersi ancora una volta inettitudine e incapacità politica-amministrativa. Un clima di tensione che avrebbe costretto il presidente Perrella ad azzerare la giunta. Perrella è stato eletto nel 2016 con una maggioranza composta dalla lista “La Città”, facente capo al consigliere comunale David Lebro poi uscito dalla maggioranza a sostegno del sindaco de Magistris e avvicinatosi al governatore campano Vincenzo De Luca. “Si tratta di un provvedimento politico necessario per provare ad uscire da un’impasse istituzionale che ha rischiato di compromettere il regolare funzionamento della Municipalità – spiega Perrella – e al tempo stesso di costruire le condizioni per la ripresa di un normale e sereno dialogo istituzionale aperto a tutti i gruppi consiliari al di là di schemi e appartenenze politiche”. In una nota, il presidente della Municipalità sottolinea che “ritenendo il Consiglio il luogo atto a discutere della situazione politica, stamattina ho comunicato all’Assise, con una discussione alla luce del sole e al di là di inciuci di palazzo, l’avvenuto azzeramento della Giunta e la mia intenzione di nominare nei prossimi giorni una nuova Giunta municipale che sarà espressione diretta del presidente, in forza delle mie prerogative e in quanto persona libera e autonoma eletta direttamente dai cittadini ai quali – prosegue – è doveroso assicurare un governo del territorio a distanza di poco più di un anno dal termine del mandato”. Perrella spiega inoltre di aver chiesto al Consiglio “senso di responsabilità a valutare di volta in volta, al di là delle singole appartenenze e nell’esclusivo interesse dei cittadini, i provvedimenti che porterò in aula. Alla nuova Giunta chiederò – va avanti – di continuare nell’importante lavoro messo in campo negli ultimi anni dalla Municipalità che ha reso possibile significative realizzazioni, nonostante le esigue risorse assegnateci e i limiti di un’azione amministrativa che da tempo si registrano in tutta la città, a partire, ad esempio, dalla questione rifiuti e decoro”. “In questi anni – conclude Perrella – ho tentato in tutti i modi di preservare quella maggioranza scelta dagli elettori e uscita vincitrice dalle elezioni del 2016 nonostante le continue defezioni di una maggioranza che a distanza di oltre tre anni è a dir modo ridimensionata e sicuramente non più sufficiente a garantire il corretto svolgimento delle attività istituzionali. Questo ridimensionamento è frutto in primo luogo dello svuotamento del gruppo DemA inizialmente composto da 10 consiglieri e oggi ridotto a 5 esponenti i quali non hanno voluto in nessuno modo anteporre le esigenze dei cittadini alle logiche partitiche, sottraendosi a possibili accordi istituzionali che avrebbero assicurato la governabilità della municipalità e, questa mattina, allo stesso confronto in aula”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest