Napoli, consiglio approva rendiconto. De Magistris: “aiutati da M5s e Pd nazionali”

Il documento contabile è passato a maggioranza, con 19 voti favorevoli e 5 contrari su 24 consiglieri presenti

Il Consiglio comunale di Napoli ha approvato a maggioranza il rendiconto 2019 presentato dal governo cittadino guidato dal sindaco Luigi de Magistris. Il documento contabile è passato a maggioranza, con 19 voti favorevoli e 5 contrari su 24 consiglieri presenti. Hanno votato contro la consigliera di maggioranza Maria Caniglia, Forza Italia, la consigliera Mirra (Italia Viva), Napoli Popolare e la consigliera Ulleto del Gruppo Misto. Al momento del voto non erano presenti in aula il M5s, il Pd, il gruppo La Città, il consigliere Moretto (Lega) e Fratelli d’Italia. Significativo l’intervento in aula del primo cittadino. ”Noi non scappiamo. In questo momento è fondamentale tenere saldo il timone della città e chi ha auspicato che la città fosse affidata a un funzionario di governo sicuramente non ha lavorato da avversario politico ma ha pensato esclusivamente a un proprio interesse politico” – ha detto  De Magistris, sottolineando che ”questa non è la sede di un bilancio politico e amministrativo che pure verrà”. La fascia tricolore ha espresso apprezzamento per l’atteggiamento ”di quella minoranza che con interventi e comportamenti ha dimostrato amore per la città. Credo che molti napoletani ed io sicuramente vi sono grato perché il vostro contributo non nasconde alcun accomodamento politico, alcuna alleanza. Questa è politica fatta di rispetto delle istituzioni”. Gratitudine è stata espressa anche nei confronti della maggioranza che ”ha dato prova – ha sottolineato il sindaco – di grande lealtà nei confronti del progetto politico. La maggioranza ha dimostrato di esserci anche se non siamo più 21 ma in politica a volte qualche potatura serve e può anche irrobustire. Ora sta a me guidare questa fase nuova”. L’ex Pm  ha respinto al mittente le accuse di chi parla di ”città isolata”. ”Se la città è isolata – ha affermato de Magistris – allora vuol dire che siamo dei giganti perché riusciamo a indirizzare provvedimenti del Governo che non sono un Salva Napoli ma norme che salvano 2 mila Comuni. Lo abbiamo potuto fare perché – ha concluso – ci siamo conquistati autorevolezza e credibilità di esponenti politici nazionali del M5s e del Pd e mentre noi lavoravamo per questo, da qui altri chiamavano Roma per boicottarci ed è grave lavorare contro la città e questo lo pagherete nei confronti degli elettori”.

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