Napoli, consiglieri comunali disertano l’aula: 150 maestre senza lavoro

Non è bastato al sindaco Luigi de Magistris e alla giunta l’aiuto dell’opposizione

Oggi il consiglio comunale di Napoli è stato sciolto per la mancanza del numero legale. Presenti in aula solo 19 consiglieri. Non è stato possibile esaminare la delibera di giunta per l’assunzione a tempo determinato di oltre 150 maestre per garantire l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021. Un irresponsabile ostruzionismo politico nei confronti dei lavoratori e di centinaia di studenti.

Il Consiglio comunale è iniziato  grazie anche ai tre consiglieri comunali d’opposizione Salvatori Guangi (Forza Italia) Domenico Palmieri (Napoli Popolare) e Anna Ulleto (gruppo misto) che hanno garantito il numero legale. Le assenze sono emerse successivamente tra i consiglieri della maggioranza quando è stata avviata la discussione su alcuni punti all’ordine del giorno.  “Nonostante il salvataggio iniziale dei consiglieri di opposizione – hanno sottolineato in una nota i consiglieri del M5S Matteo Brambilla e Marta Matano e la capogruppo de La Città Roberta Giovache sancisce di fatto l’esistenza di una nuova  maggioranza, il Consiglio comunale si è sciolto alla votazione di una delibera che era in palese violazione dei termini di pagamento seguenti ad una pronuncia del Consiglio di Stato”.Cosa accadrà – hanno aggiunto – quando si dovrà votare il Bilancio 2020, ci affideremo ancora all’Esercito della salvezza?”

Gli assenti e i presenti in consiglio comunale

Duro l’intervento del capogruppo di DemA, Rosario Andreozzi: Oggi in Consiglio Comunale è accaduto un fatto molto grave è che non può essere in alcun modo taciuto o mistificato – ha affermato Andreozzi – La seduta era finalizzata all’approvazione di alcuni atti necessari all’assunzione di oltre 150 maestre, che avrebbero garantito l’accesso al diritto all’istruzione soprattutto ai ragazzi e alle ragazza diversamente abili della nostra città. Al momento del voto alcuni consiglieri hanno deliberatamente e platealmente lasciato l’aula, impedendo di fatto l’approvazione dell’atto e quindi rischiando da una parte di lasciare senZa lavoro decine di giovani educatrici della città e dall’altra esponendo decine di bambine e bambini che vivono una situazione di fragilità al rischio concreto di non tornare tra i banchi di scuola – ha aggiunto ancora Andreozzi – Cosa ancor più grave dopo un anno come questo. È evidente che questo atteggiamento irresponsabile e assunto da alcuni per opportunismo e da altri per mera campagna elettorale finisce per far male non al sindaco e alla maggioranza ma alle fasce sociali più deboli della nostra città – ha concluso il capogruppo DemA – Lavoreremo per tornare in consiglio prima dell’inizio dell’anno scolastico sperando che questa volta il bene comune prevalga sugli interessi personali .

Ciro Crescentini

(foto di Velia Cammarano, ufficio stampa Comune di Napoli)

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