Napoli,  centro sinistra propone di candidare una donna come sindaco. Non è la Clemente

Riunione in serata

Il centro sinistra orientato a candidare una donna come sindaco di Napoli. L’idea sarebbe emersa durante la riunione del centrosinistra tenutasi questa sera, con modalità  a distanza. Una proposta, che, da quanto apprende potrebbe prendere quota nei prossimi giorni. Una donna che non sia già  in campo. E’ escluso   che possa essere inglobata nel ragionamento Alessandra Clemente, la candidata a sindaco di demA. Anzi, molto probabilmente la Clemente potrebbe annunciare il ritiro della sua candidatura.

Nel corso della riunione è stata anche ribadita la necessità  di dire no a figure come magistrati, per evitare di ripetere l’esperienza de Magistris.Serve, secondo quanto emerso, una persona che “conosca bene i problemi della città”.

Restano da sciogliere ancora dei nodi. Il principale è legato all’ingresso al tavolo della discussione della sinistra, che oggi appoggia Luigi de Magistris in Consiglio comunale. Non tutti sarebbero d’accordo a permettere al raggruppamento di sinistra di entrare in coalizione. C’è chi pone il veto, ma chiaramente sarebbe difficile da spiegare il perchè ci siano ex arancioni seduti al tavolo delle trattative, mentre rimarrebbe fuori chi, come Rifondazione e altri, oggi si trova in maggioranza al Comune. Il tavolo è diviso sul tema, ma i più moderati si dicono “certi” che alla fine lo “spazio” per far entrare i “rossi” si possa trovare.

Il segretario metropolitano del Pd di Napoli, Marco Sarracino ha chiesto di evitare la presentazione di 18 sigle. “Occorre lavorare per un accorpamento delle forze politiche” – ha affermato Sarracino. L’esponente piddino ha detto che bisogna continuare sulla strada di un “rafforzamento della coalizione”, spiegando che il programma, già in fase di discussione, dovrà comunque essere perfezionato “con il candidato o la candidata, una figura che dovrà essere capace di attuare una collaborazione istituzionale. Napoli in questi anni e’ stata di fatto isolata”. “Vorremmo lavorare a un documento politico programmatico di sintesi – ha aggiunto il segretario del partito metropolitano – in cui definiamo i punti del campo politico che tracci un perimetro che preveda possibilità di ulteriore allargamento, ad esempio alle forze della sinistra radicale o moderata”. La condizione è che vengano escluse le forze sovraniste del centrodestra e che ci sia una rottura rispetto al sindaco uscente Luigi de Magistris.

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