Napoli, cadono calcinacci in consiglio comunale: edificio inagibile, sedute a rischio stop

L’episodio non è una novità. Fucito: “Abbiamo chiesto di intervenire subito per attivare i lavori di manutenzione e di ristrutturazione”

Risulta inagibile la sede del consiglio comunale di Napoli  in Via Verdi. Oggi pomeriggio sono caduti calcinacci. Alcuni pezzi di intonaco e mattoni si sono staccati dal muro del primo piano nei pressi dell’ascensore utilizzato da consiglieri e dipendenti. La zona è stata immediatamente transennata e l’accesso alla scala interna del palazzo è stata inibita al transito. Tutte le attività sono state bloccate dalla Protezione Civile. Senza un intervento adeguato non potranno svolgersi le prossime sedute del consiglio comunale. “Abbiamo immediatamente attivato l’ufficio patrimonio del Comune e la società partecipata Napoli Servizi – ha dichiarato Sandro Fucito presidente del consiglio comunale – Abbiamo chiesto di intervenire subito per attivare i lavori di manutenzione e di ristrutturazione”. Ancora una volta torna al centro dell’attenzione in maniera negativa il palazzo di Via Verdi  acquistato nel 2004 dalla holding immobiliare Pirelli. Frequenti le cadute di calcinacci e ingenti infiltrazioni d’acqua. Altissima la spesa per la manutenzione. Il comune sborsò 35 milioni di euro per l’acquisto dell’edifico. Un acquisto che alimentò polemiche e battaglie politiche. Anche i revisori dei conti bocciarono la scelta dell’amministrazione comunale. Quando l’operazione immobiliare fu discussa in consiglio comunale si alimentò un grave clima di tensione. Una discussione ad oltranza nel cuore della notte. In aula si verificarono risse, incidenti e occupazioni del banco della presidenza consiliare. L’acquisto dei locali nel palazzo di Via Verdi fu realizzato attraverso una delibera “urgente” approvata dalla giunta di Rosa Russo Iervolino. Non fu indetto un bando di gara in modo da  mettere in concorrenza altre offerte  ma in seguito ad una lettera di intenti sottoscritta dal sindaco Iervolino e dal direttore della immobiliare Pirelli Real Estate, Carlo Bianco, per nome e per conto della società Verdi srl. Una procedura d’acquisto suggerita attraverso un apposito parere legale commissionato dalla Giunta Comunale allo Studio dell’avvocato Enrico Soprano. In un primo momento il Comune intendeva “permutare” l’immobile di piazza Dante, sede storica dell’anagrafe, ipotesi poi tramontata.

Ciro Crescentini

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest