Napoli, autista Anm ferito da aggressore a Fuorigrotta

Piazzale Tecchio: sputi e spintoni contro il conducente, che ha sbattuto la testa a terra ed è finito in ospedale. L’assalitore lo accusava di non averlo fatto salire fuori fermata: è fuggito subito dopo l’aggressione

Aggressione contro autista di autobus a Napoli. Erano le 6.30 di giovedì, allo stazionamento di piazzale Tecchio a Fuorigrotta.

Il conducente della linea 181 è stato aggredito da un uomo che lo accusava di non averlo fatto salire fuori fermata, mentre percorreva via Caravaggio.

L’assalitore lo ha prima aggredito verbalmente, successivamente dalla parole è passato ai fatti con sputi e spintoni.

È stato proprio a causa di uno spintone che la vittima ha perso l’equilibrio, rovinando con la testa sull’asfalto. L’urto gli provocava una ferita lacero contusa alla testa. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 che hanno trasportato il conducente in ospedale. L’aggressore dopo il raid si è dileguato facendo perdere le tracce. L’autista ha attivato le procedure aziendali per denunciare l’aggressione subita alle forze dell’ordine.

“Il capolinea di piazzale Tecchio è tra quelli maggiormente a rischio – afferma una nota dell’Esecutivo Provinciale Usb Lavoro Privato – teatro di molteplici aggressioni, verbali e fisiche, ai danni degli Operatori di Esercizio. Sono anni che chiediamo di aggiornare il documento di valutazione dei rischi affinché l’azienda possa attuare, in modo concreto e strutturale, le opportune e necessarie misure di prevenzione presso i capolinea e a bordo dei mezzi aziendali, potenziando quelle già esistenti, attraverso l’utilizzo di personale inidoneo riqualificato in mansioni di bigliettaio o vigilantes”. Il sindacato di base alza la voce della protesta.
“Soprattutto in questo momento di emergenza sanitaria, legato al rischio coronavirus – si legge nella nota-, come rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza abbiamo evidenziato, una volta di più, l’inettitudine da parte del management di adeguarsi alla realtà, di prendere decisioni e affrontare i problemi nel rispetto del testo unico per la sicurezza sul lavoro, a cominciare dalla pulizia e sanificazione costante dei mezzi, fino alla consegna dei dispositivi di protezioni che realmente servono ai lavoratori per proteggersi dal virus”.

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