Metro Napoli, magistratura valuta disastro colposo

Cominciata nel 1976, la linea 1 del Metrò di Napoli è costata finora, secondo un rapporto della Corte dei Conti, oltre tre miliardi e 622 milioni di euro. In 44 anni sono stati realizzati circa 18 km di percorso, con un costo per chilometro che è il più alto d’Italia, il 21% in più di quella di Milano.

I dati contenuti nelle scatole nere sistemate a bordo dei tre treni coinvolti nell’incidente avvenuto nei pressi della stazione Piscinola della Linea 1 della Metropolitana di Napoli potrebbero dare un contributo importante agli investigatori.  Gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Michele Caroppoli, in forza alla sesta sezione “lavoro e colpe professionali” della Procura di Napoli, sono ancora in corso. Secondo quanto si è appreso i militari hanno ascoltato alcuni testimoni ed eseguito un sopralluogo nella postazione centrale operativa dei Colli Aminei. Il tratto dove è verificato l’incidente non è monitorato dalle telecamere che, invece, sono presenti all’interno dei vagoni. Al momento gli inquirenti non escludono di contestare il reato di disastro colposo, mentre valutano anche la configurabilità di altri reati. E non finisce qui. Realizzati negli anni ’90 i treni del Metrò di Napoli vengono “cannibalizzati” per recuperare pezzi di ricambio in occasione dei continui guasti.  Cominciata nel 1976, la linea 1 del Metrò di Napoli è costata finora, secondo un rapporto della Corte dei Conti, oltre tre miliardi e 622 milioni di euro. In 44 anni sono stati realizzati circa 18 km di percorso, con un costo per chilometro che è il più alto d’Italia, il 21% in più di quella di Milano.

I LIQUIDI VISCIDI CHE UNA MOTRICE LASCIA SUI BINARI –  Secondo quanto si è appreso i militari starebbero indagando anche sugli interventi di  manutenzione eseguiti  la scorsa notte sono stati eseguiti interventi di manutenzione con una vecchia motrice a gasolio sui binari della linea 1 della metropolitana proprio dove stamattina si è verificato l’incidente. Già in passato si sono verificati problemi di frenata per i primi treni che la mattina entrano in servizio, causati dai liquidi viscidi che la motrice lascia sui binari. La motrice, inoltre, si innesta sui binari della linea 1 proprio dal deposito presente nei pressi della stazione di Piscinola, lo stesso dal quale stamattina è uscito il treno che avrebbe causato l’incidente, alla cui guida c’era il macchinista rimasto ferito.

ANM A LAVORO PER RIAPERTURA LINEA 1 – Personale Anm è al lavoro, dopo il via libera della magistratura, per rimuovere, con l’ausilio di una gru, il treno coinvolto nell’incidente di questa mattina alla stazione di Piscinola. Le operazioni andranno avanti ad oltranza. L’obiettivo dell’azienda è quello di riavviare la circolazione già da domani mattina. Stante la disponibilità di solo sei treni il servizio sarebbe effettuato con percorrenza Piscinola – Dante in modo da permettere all’utenza che si serve anche della MetroCampania NordEst di raggiungere il centro della città dove è presente l’interscambio con la Linea 2.

SCONTRO TRENI METRO, DIMESSO MACCHINISTA RICOVERATOÈ stato dimesso, il macchinista di Metro Napoli rimasto coinvolto nell’incidente avvenuto stamane alla stazione Piscinola della linea 1. L’uomo, ricoverato al Cardarelli con trauma toracico e trauma cervicale, è ora a casa. E’ di quattro feriti ricoverati in ospedale, nessuno dei quali grave, più alcuni medicati sul posto, il bilancio dello scontro.

CiCre

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