Lo sfruttamento dei lavoratori passa dai gruppi social

Lavoro nero e retribuzioni da fame offerti da un mercato virtuale

Navigando sul web  è facile imbattersi in gruppi di Facebook che pubblicano annunci e proposte di lavori  in nero e con paghe da fame. Dai baristi ai banconisti passando per le baby sitter, le badanti e le commesse, la lista delle  offerte di lavoro che superano il limite dello sfruttamento è veramente molto lunga. Offerte che di legale e lecito hanno veramente poco. Un “mercato virtuale” che avalla la violazione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.  Offerte legittimate da gruppi denominati “Sos lavoro”, “Sos aiutamoci tra noi”, “Cerco/Offro lavoro”. Le paghe offerte sono bassissime, scandalose. Baristi a 3 euro all’ora in nero, banconiste esperte per 80 euro a settimana, gommisti a 400 euro al mese per un full time sette giorni su sette senza alcun giorno di riposo, la lista delle proposte assurde è pressoché infinita.  Tipicamente, le condizioni di lavoro delle offerte più sgradevoli vengono rivelate solamente in privato oppure in fase di colloquio. Orari infiniti, paghe da fame, “assunzioni” in nero, nessun tipo di copertura assicurativa. “Questo c’è e se hai bisogno ti accontenti” è il ritornello che i candidati si sentono ripetere. La minaccia, poi, è sempre la stessa: “Se non ti va bene, c’è la fila fuori per questo posto”.In un noto gruppo Fb di Napoli   la titolare di un negozio di detersivi e materiale per la pulizia della casa ha pubblicato un vago annuncio di lavoro “Cercasi commessa per negozio di detersivi” senza indicare  orari e stipendio. Contattata via Messenger, la proprietaria del negozio ha spiegato che il lavoro avrebbe comportato un impegno full time dalle 8 del mattino alle 20 con tre ore di pausa dal lunedì al sabato, oltre a una mezza giornata dalle 9 alle 13 la domenica. Insomma, una proposta davvero allettante: nove ore al giorno per sei giorni a settimana più un’ulteriore mezza giornata la domenica, senza alcun giorno di riposo previsto. Il compenso?  350 euro al mese, in nero, “per iniziare”. Un impiego full time da 58 ore per 87.5 euro a settimana, 1,5 euro all’ora in nero. La titolare ha anche spiegato  che avrebbe l’interessato avrebbe dovuto fare una settimana di prova non retribuita  prima della conferma. Le leggi e le regole sono ignorate da questi pseudo imprenditori. Il lavoro nero è dilagante. Illegalità legittimate dai gruppi che nascono come funghi sui social media. Illegalità segnalate alla guardia di finanza. Nei prossimi giorni non sono esclusi interventi e controlli mirati  da parte degli militari delle fiamme gialle.

                                                                                                                                 Ciro Crescentini

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