La Regione Campania fa ancora regali alla Gori: nuovi rateizzi del debito

La denuncia in commissione Trasparenza del M5S: “La Corte dei conti ipotizza già perdite idriche ingentissime fatte pagare in bolletta ai cittadini ma con De Luca si prosegue sulla falsariga di Caldoro. Revocare la concessione trentennale”

Ci sarebbe la volontà della giunta De Luca di concedere un nuovo rateizzo alla Gori, la concessionaria del servizio idrico ultra indebitata con l’ente di Palazzo Santa Lucia. In perfetta continuità con la vecchia giunta di centrodestra. La denuncia arriva dal M5S. “Ai cittadini se non pagano una bolletta si stacca il contatore, alla Gori  – dichiara Valeria Ciarambino, presidente della Commissione Trasparenza – la Regione continua a concedere rateizzi su rateizzi sulla pelle dei cittadini come Commissione Trasparenza esamineremo una proposta di risoluzione per chiedere alla Regione di revocare la concessione trentennale alla Gori, visto che si è dimostrata incapace di gestire un servizio così essenziale”. “Quanto sta venendo fuori dall’indagine della Corte dei Conti – prosegue il capogruppo del M5S – sul presunto danno erariale da 500 mln di euro per la società Gori, che gestisce il servizio idrico e di depurazione per la Regione Campania, è gravissimo e conferma quanto emerso nelle audizioni tenute in Commissione Trasparenza”.

 

“A fronte dei debiti ultramilionari della Gori nei riguardi della Regione Campania, abbiamo convocato ed ascoltato gli amministratori della Gori e i responsabili della Regione e dell’Ato3 – insiste Ciarambino – rispetto ai circa 300 mln di euro di debiti già in parte condonati e in parte rateizzati da Caldoro, per gli anni 2013 e 2014 la Gori ne ha accumulati altri 92 mln e continua ad accumularne per il 2015”. “Soldi tutti anticipati a bilancio dalla Regione, a quanto ha ammesso il dirigente del settore Ambiente – chiarisce Ciarambino – risorse pubbliche sottratte ad altri usi servizi, con un grave danno a tutti i cittadini campani. La Gori ha ammesso di non aver effettuato gli investimenti sulla rete necessari a migliorare il servizio, sebbene previsto dalla convenzione: vuol dire che quando dopo trent’anni la concessione sarà finita, ci consegnerà una rete colabrodo, e questo è un’ulteriore danno o meglio beffa”. La Corte dei conti ipotizza “già perdite idriche ingentissime – aggiunge l’esponente grillina – fatte pagare in bolletta ai cittadini. Per tutte queste ragioni ci ha sorpreso apprendere in commissione della volontà della Regione di concedere un nuovo rateizzo alla Gori. Su quali basi avviene questo visto che la Gori continua ad accumulare debito sin dai primi anni della concessione del servizio?”

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