L’imposta nel documento contabile: riguarda i gestori che usano e rompono il suolo pubblico per fornire propri servizi in regime di concessione

NAPOLI –  Uscire in anticipo dal piano decennale di riequilibrio per abbassare le aliquote e fare investimenti. È questo uno degli obiettivi che il Comune di Napoli mira a centrare, così come annunciato stamattina nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato presentato il bilancio previsionale approvato stanotte che sarà discusso in consiglio comunale il prossimo 30 luglio. L’assessore al Bilancio Salvatore Palma ha spiegato come l’intento sia possibile in seguito della riduzione del disavanzo che, a oggi, è pari a 205 milioni di euro rispetto agli 850 milioni che la giunta de Magistris aveva ereditato dalla precedente amministrazione. “Già nel rendiconto 2014 – ha proseguito – gli step erano stati rispettati e l’ente risultava in vantaggio rispetto alle previsioni del piano mostrando un disavanzo di 671 milioni che con il nuovo sistema di contabilità finanziaria e la liberazione di fondi vincolati ci portano oggi a un disavanzo di 205 milioni”. Dunque, rispetto al piano di rientro, sono stati centrati: il raggiungimento di equilibrio di parte corrente; la riduzione della generazione di debiti fuori bilancio; la programmazione dei fabbisogni energetici che ”in passato erano fonte di debiti fuori bilancio”; la riduzione delle spese per personale, servizi e trasferimenti; la riduzione degli oneri da indebitamento. Non è mancata la stoccata al governo accusato di aver posto in essere tagli alle amministrazioni comunali e a Napoli in particolare. In ogni caso è stato possibile mettere in bilancio 16 milioni per la manutenzione stradale, due per il pronto intervento stradale, uno per la gestione del territorio, 900mila euro per la manutenzione dell’ edilizia monumentale; circa 5 milioni per cultura e sport; sul fronte del welfare è stato ”mantenuto” il fabbisogno del 2014 ”riducendo le tariffe degli operatori, ma senza andare a ridurre la platea”; alle Municipalità sono state assegnate le stesse risorse del 2014 ”al netto – ha spiegato l’assessore – della riduzione della spesa per la refezione dovuta a una migliore organizzazione del servizio che riduce gli sprechi”. ”E’ – ha concluso Palma – un bilancio di rigore che tuttavia risponde alle esigenze della comunità”. Nel bilancio approvato dalla Giunta de Magistris non ci sono incrementi di tasse per i cittadini. Ma nel documento contabile si introduce una nuova tassa a carico di grandi gestori che utilizzano il sottosuolo. La tassa si chiama Canone patrimoniale non ricognitorio ed è già impiegata – come spiegato dall’assessore al Bilancio Salvatore Palma – in altri Comuni italiani. In pratica, i gestori che dovranno utilizzare e rompere il suolo pubblico per fornire propri servizi in regime di concessione dovranno pagare un canone all’amministrazione comunale che, dunque, potrà contare su una nuova entrata che – secondo i dati forniti – a regime potrebbe fruttare 10 milioni annui. Per quanto riguarda le tasse dei cittadini, il documento prevede per la Tari la conferma delle agevolazioni già previste nel 2014 tra cui la riduzione del 30 per cento per chi utilizza il compostaggio; una generica riduzione del 2 per cento per tutte le categorie e una riduzione tra il 10 e il 15 per cento per attività commerciali di ortofrutta, pescherie, fiorai, musei e biblioteche, attività di ristorazione e alberghi. Le riduzioni, invece, arrivano al 50 per cento per associazioni, attività culturali, religiose e sportive che presentino ”progetti utili e senza scopo di lucro”, progetti e attività che – ha sottolineato Palma – ”saranno monitorati perché godere di agevolazioni non deve significare eludere i tributi”.

DE MAGISTRIS:BILANCIO VIRTUOSO NONOSTANTE I TAGLI DEL GOVERNO – ”E’ stato un bilancio faticoso a causa dell’irresponsabilità politica del Governo Renzi che continua a tagliare ai Comuni e di conseguenza servizi ai cittadini”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris presentando il bilancio di previsione definito ”virtuoso e trasparente. Napoli è penalizzata in modo discriminatorio perchè noi siamo un’esperienza autonoma fuori dagli schemi del sistema tradizionale. Noi diamo fastidio. Sebbene Napoli stia rispettando tutti i parametri del decreto 174, il Governo continua a mettere in campo politiche di austerità per strangolarci, punendo chi è virtuoso e agevolando chi non lo è. Trovo – ha aggiunto – tutto questo inaccettabile”. Un ‘accanimento’ che secondo l’ex pm, ”non finisce qui perchè entreremo in una fase elettorale.”. De Magistris chiede una riforma che dia ”totale autonomia fiscale alle Città metropolitane e ai Comuni pur nel rispetto del quadro istituzionale”. Tra i risultati raggiunti dall’amministrazione comunale in virtù dell’opera di risanamento dei conti, l’ex pm si è soffermato sulla delibera con cui saranno assunte con contratto a tempo indeterminato 370 maestre ”con cui mettiamo in sicurezza la scuola pubblica” e il pagamento dei creditori che si effettua a 30-20 giorni ”mentre – ha sottolineato – quattro anni fa si pagava a quattro anni”. ”Noi – ha concluso – racconteremo alla città tutte le azioni messe in campo e gli ostacoli che ci sono stati posti nella nostra azione”.

Barbara Tafuri

(Video Ufficio stampa Comune di Napoli)

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest