Insultò donna arbitro, cronista anti Napoli radiato da albo giornalisti

Sergio Vessicchio a marzo disse in telecronaca ad Agropoli: “Uno schifo vedere le donne arbitrare il calcio”. Nel 2006 una campagna contro il turismo partenopeo nella località cilentana

Radiato. Sergio Vessicchio cancellato dall’albo dei giornalisti, dal quale era già sospeso, per frasi ritenute sessiste durante una telecronaca. L’ordine giornalisti della Campania annuncia che “Il Consiglio di disciplina territoriale, dopo approfondita istruttoria, come previsto dalla Legge, ha provveduto a radiare dall’Albo il giornalista pubblicista Sergio Vessicchio”. Il cronista, originario di Agropoli, in provincia di Salerno, era sospeso dal marzo scorso. Nel corso della telecronaca di una partita di calcio di Eccellenza, tra Agropoli e Sant’Agnello, sulla rete regionale CanaleCinque, aveva preso di mira la guardalinee Annalisa Moccia, intenta a controllare la regolarità delle reti sul terreno di gioco. “Una cosa inguardabile, è uno schifo – aveva detto -vedere le donne che vengono a fare gli arbitri”. Le frasi avevano innescato un vespaio di polemiche. La decisione di radiarlo dall’albo “è stata notificata anche – spiega l’Odg Campania – al Procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli. La radiazione è stata delibera ai sensi dell’art. 55 della legge n 69 del 1963 e successive modifiche”. Di Vessicchio sono tristemente note anche le campagne anti napoletani. Nel 2006, da direttore del giornale locale Il cittadino’, aveva paragonato il turismo partenopeo ad Agropoli alle invasioni turche. “Agropoli è una cittadina splendida – scriveva il suo giornale – che ha l’unica colpa di trovarsi a soli 100 chilometri da Napoli. Sì, oggi questa è una colpa. Da sempre gli agropolesi hanno respinto l’assalto dei vesuviani, proprio come fecero con i turchi…”.

(Foto Sergio Vessicchio/Fb)

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