Sul banco il doppio incarico di sindaco di Salerno e viceministro del Governo Letta: “Faremo ricorso in Cassazione, avanti con le Primarie in Campania”

SALERNO – La Corte d’Appello di Salerno ha dichiarato decaduto dalla carica il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca. Confermata la sentenza di primo grado per l’incompatibilità per il doppio incarico di primo cittadino e viceministro del governo Letta. A presentare denuncia furono i parlamentari grillini di Salerno: Girolamo Pisano, Silvia Giordano e Andrea Cioffi. Il sindaco di Salerno dovrà anche pagare le spese processuali. “Esprimo la mia soddisfazione per la sentenza della Corte d’Appello che, stabilendo la ‘decadenza’, consente la continuità dell’attività amministrativa, evitando la nomina del Commissario e lo scioglimento del Consiglio – commenta De Luca – Questo mi lascia pienamente libero di sviluppare la mia iniziativa in vista delle primarie per la Regione Campania. Sul piano del diritto, procederemo all’immediato ricorso in Cassazione, contro una sentenza che – essendo fra l’altro cessata da un anno la materia del contendere – propone un giudizio di merito, in tema di incompatibilità, che ci vede in totale dissenso. Al di là di valutazioni più sostanziali, non si comprende la decadenza dalla carica elettiva e precedente, rispetto a un incarico non elettivo e successivo. Attenderemo con serenità la pronuncia della Cassazione”.

CRESCENT, UDIENZA RINVIATA AL 10 FEBBRAIO. E’ stata rinviata al prossimo 10 febbraio l’udienza del processo che vede imputato il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca e altre 21 persone, per le presunte irregolarità nella realizzazione del Crescent il contestato complesso urbanistico che sorge sul lungomare progettato dall’architetto catalano Riccardo Bofill. I reati contestati vanno dal falso ideologico all’abuso d’ufficio alla lottizzazione abusiva e a reati di natura ambientale. Il presidente del secondo collegio della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, Vincenzo Siani (al latere Antonio Cantillo e Ennio Trivelli) ha deciso il rinvio della udienza per permettere alle parti di studiare le carte essendosi costituite nuove parti civili: il Comune di Salerno (che aveva già nella precedente udienza anticipato la sua volontà), il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dei Beni Culturali e la società Sist (Sviluppo Immobiliare Santa Teresa srl),rappresentata quest’ultima dall’avvocato Carmine Guadagno.

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