
La giovane simbolo della violenza sulle donne è indagata per stalking e destinataria di un divieto di avvicinamento con due amiche. Il gip ha respinto la richiesta della custodia ai domiciliari
“In alcuni casi – scrive la procura di Santa Maria Capua Vetere – le condotte penalmente rilevanti sarebbero state poste in essere con l’uso di armi e facendo riferimento a presunti rapporti di parentela con esponenti della famiglia Bifone legata alla criminalità organizzata”. Una nota degli inquirenti annuncia l’emissione della misura cautelare del divieto d’avvicinamento nei confronti di Rosaria Aprea, la miss simbolo della violenza sulle donne, ora indagata per stalking, con l’accusa di aver tentato di investire l’ex, un imprenditore di 34 anni, a Portico di Caserta. L’uomo, padre del bambino della donna, aveva denunciato la Aprea ai carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, affermando di essere stato in precedenza minacciato con mazze da baseball e catene. I militari hanno inviato gli atti in procura. Su richiesta dei pm il gip ha emesso la misura del divieto di avvicinamento all’imprenditore e all’attuale compagna. La stessa ordinanza è stata notificata a due amiche della Aprea: Marianna Bifone e Jeannette Boutria. Ma la procura per la Aprea aveva chiesto gli arresti domiciliari. “Il giorno prima dell’esecuzione della misura del divieto di avvicinamento -spiega il procuratore capo Maria Antonietta Troncone – la Aprea si è resa responsabile di un’ulteriore aggressione del suo ex compagno, il quale mentre camminava a piedi veniva avvicinato dall’autovettura guidata dalla stessa, la quale, a forte velocità, puntava in sua direzione per poi arrestare la marcia ed aggredirlo verbalmente. In ragione di tale episodio, questa procura chiedeva la sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento con quella più grave degli arresti domiciliari”. Ma la richiesta è stata rigettata dal gip. Contro la misura cautelare i legali hanno già fatto istanza di revoca al Riesame, che si pronuncerà nei prossimi giorni.