Iniziativa del M5S dopo la scoperta di ulteriore debito di 92 milioni della società di gestione idrica

NAPOLI – Il M5S porterà domani in Consiglio regionale della Campania la sua mozione di liquidazione della Gori. “Dobbiamo mettere il fiato sul collo degli amministratori regionali – afferma il gruppo pentastellato -, i consiglieri sono tutti dipendenti dei cittadini e devono rispettare il referendum sull’acqua del giugno 2011. A De Luca chiediamo di non fare l’interesse delle multinazionali ma dei cittadini che pagano bollette salatissime”.  “Ad agosto il M5S aveva denunciato che, dopo il “condono” alla spa dell’acqua un debito di 70 milioni di euro  e la spalmatura dei restanti 230 mlilioni su 20 anni quasi senza interessi – decisi dalla giunta Caldoro –  “la Gori ha continuato ad accumulare un ulteriore debito di 92 milioni di euro sui pagamenti correnti relativi a depurazione e fornitura idrica degli ultimi 2 anni”. Per i consiglieri regionali pentastellati “una notizia che dovrebbe far saltare sulla sedia ogni amministratore pubblico. In pratica il carrozzone politico totalmente inefficiente e fallimentare, che ha inviato ai cittadini bollette pazze aumentate anche del 70%, che ha fatto pagare ai cittadini i suoi debiti con l’illegittimo recupero delle partite pregresse, che – aggiungono – in piena estate si permette di staccare la fornitura di acqua a chi non riesce a pagare le bollette esorbitanti, continua ad accumulare debiti su debiti con la Regione ossia con gli stessi cittadini. Possibile che l’attuale assessore non ne sia informato?”. La mozione alla giunta chiede la messa in mora della Gori e la richiesta di liquidazione se non dovesse pagare entro 60 giorni.

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