Gli effetti del ‘pacco per Napoli’: aumentano la tassa d’imbarco e l’addizionale Irpef

Tutto previsto dall’accordo siglato da Fico, Letta, Speranza, De Luca, Di Maio

 L’amministrazione comunale di Napoli aumenta la tassa aeroportuale e l’addizionale Irpef. I sindaco Gaetano Manfredi sottolinea come l’aumento “così come l’incremento Irpef dello 0,1 per cento nel 2023, sono impegni che ci erano stati chiesti dal Governo come condizioni del Patto per Napoli. Sono state scelte fatta dal Governo”.

Nell’occhio del ciclone sono finite le delibere varate dalla Giunta che prevedono un aumento di 2 euro su ogni biglietto dei voli in partenza da Capodichino e l’aumento dell’addizionale Irpef che determinerà un nuovo prelievo sulle buste paga dei lavoratori. Le misure scattano dal primo gennaio 2023, come previsto dal Patto per Napoli firmato lo scorso 29 marzo a Napoli dal sindaco e dall’ex premier Mario Draghi. Manfredi tuttavia non ha escluso ”una rinegoziazione con il Governo nei prossimi mesi se riusciamo, come cerchiamo di fare, a migliorare le condizioni economiche del Comune. Tutti gli impegni che avevamo preso con il Patto per Napoli li stiamo mantenendo”. 

Netta la posizione della Gesac, la società che gestisce l’Aeroporto di Capodichino: “Tale provvedimento è stato assunto mentre sono ancora in corso interlocuzioni con il Governo per individuare una soluzione che, nel pieno rispetto del “Patto per Napoli” che prevede tale aumento, consenta almeno di differirne l’attuazione all’inizio del 2025. La delibera ha di fatto interrotto il dialogo con la società di gestione aeroportuale che aveva proposto soluzioni alternative, anche alla luce della posizione assunta dall’Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares in una lettera inviata il 29 novembre scorso al sindaco e agli Assessori competenti, a cui risulta non è mai stata data risposta”. 

L’accordo Comune-Governo prevede aiuti sostanziosi, un miliardo e 300 milioni, spalmati in 20 anni, per risollevare le sorti della città. Il governo, però, ha chiesto impegni precisi all’ente di Palazzo San Giacomo e l’adozione di una serie di misure: incremento dell’addizionale Irpef e sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale per passeggero, l’aumento dei canoni di locazione e di concessione del patrimonio immobiliare, la razionalizzazione delle società partecipate, l’incremento delle riscossione delle entrate, l’introduzione di  meccanismi di riscossione delle tasse che possono arrivare al fermo dei veicoli o al pignoramento delle case, il condono tombale con i creditori per i vecchi debiti con pagamenti al 40,8%.

Un salasso per i cittadini napoletani che subiranno anche l’aumento delle addizionali Irpef regionali decisi dalla giunta regionale di Vincenzo De Luca, secondo fasce di reddito.

Il “Pacco” rifilato dal governo nazionale fu definito “grande conquista” dai piddini e dal Movimento 5 Stelle. Tantissime le dichiarazioni “entusiaste” che rilasciarono esponenti politici comunali e regionali. Solita demagogia spicciola che si scontrerà con la dura realtà sociale.

Ciro Crescentini

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