La consultazione Pd nel caos: fuori due candidati su cinque. Ma forse non finisce qui

NAPOLI – Le primarie come dieci piccoli indiani, il romanzo di Agatha Christie sul più sinistro dei giochi ad eliminazione. Stamattina ha lasciato la compagnia Gennaro Migliore, dopo un colloquio con Renzi a Roma. Stasera si è sfilato il candidato Idv, Nello Di Nardo. Il detonatore, l’accusa dell’eurodeputato dalemiano Massimo Paolucci, che ieri sera ha denunciato accordi con il centrodestra e, addirittura, con esponenti ritenuti cosentiniani. E subito dopo ha sbattuto la porta, lasciando il partito. Alcune fonti riferiscono che starebbe riflettendo sul da farsi anche Marco Di Lello del Psi. Oltre a lui, al momento, sul ring restano Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca, con le loro truppe cammellate di elettori. Uno ex assessore bassoliniano, l’altro condannato in primo grado, decaduto e sotto la scure della sospensione per la Severino. Si vota domenica. Ma forse l’ultimo capitolo delle primarie-farsa, già rinviate quattro volte, non è ancora scritto.

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