Femminicidio, i Cinque Stelle chiedono potenziamento centri antiviolenza

 

Iniziative per moltiplicare lo sforzo di contrasto e di prevenzione delle violenza di genere

Anche oggi la cronaca riporta l’aggressione ai danni di una donna, questa volta mortale. Non possiamo sottovalutare la gravita’ del fenomeno, non possiamo assistere a questa escalation di violenza senza intervenire. “Ieri la violenza nell’ascensore della Circumvesuviana. Oggi, sempre a Napoli, un uomo che ha picchiato la moglie fino ad ucciderla. La frequenza di questi atti criminali denuncia una situazione sociale e culturale arretrata e gravissima. E’ necessario intervenire, urge potenziare la risposta sul territorio anche con i centri antiviolenza. Cosi’, in una nota, i componenti del Movimento 5 Stelle in Commissione d’inchiesta sul Femminicidio del Senato. “A Roma – proseguono – saranno aperti altri due Centri. E’ assolutamente necessario arginare questa piaga violenta mettendo in campo ogni soluzione percorribile senza dimenticare che la prima situazione a rischio e’ proprio quella privata, della famiglia. La scuola e l’istruzione dei giovani uomini sono strumenti indispensabili per contrastare un’incultura dilagante. E’ sconvolgente quanto sta accadendo. Alla vigilia dell’8 marzo tutto questo sembra un’enorme sconfitta per tutta la società”. E sull’urgenza di combattere il femminicidio  scende in campo anche la presidente della commissione d’inchiesta, la senatrice del Pd Valeria Valente.  “Faccio un appello alle istituzioni a tutti i livelli perche’ si moltiplichi lo sforzo di contrasto e di prevenzione della violenza di genere e perche’ ciascuno dia il proprio contributo alla promozione di una cultura del rispetto – sottolinea Valente – L’8 marzo e’ tempo di bilanci- prosegue Valeria Valente- credo che quest’anno sia evidente come per proseguire nel percorso di promozione e allargamento dei diritti e delle liberta’ femminili sia da un lato necessario un intervento straordinario contro la violenza di genere, anche con lo stanziamento di risorse, che preveda il rafforzamento di tutti i presidi deputati (dal controllo del territorio, ai centri antiviolenza, all’educazione al rispetto nelle scuole) dall’altro il maggiore impegno di tutti a contrastare i tanti troppi attacchi alle liberta’ e ai diritti femminili in atto, dal ddl Pillon alla paventata riapertura delle case chiuse -aggiunge ancora Valente –  Spira un vento di regressione culturale pericoloso, come mai prima d’oraAnche nel dibattito pubblico e’ necessario cambiare linguaggio, evitare di alimentare l’odio e la violenza. Come Commissione di inchiesta del Senato- conclude Valente- faremo la nostra parte fino in fondo”. Sulla questione interviene la Cgil Campania.  “Piu’ che di legittima difesa il governo dica come intende affrontare questa vera e propria strage degli innocenti. Abbiamo la necessita’ di arrestare questo fenomeno intervenendo prima che la mano omicida possa intervenire” – afferma Camilla Bernabei, componente della segreteria generale della Cgil Campania. La dirigente sindacale ricorda un triste 8 marzo. “Negli ultimi giorni a Napoli e provincia – afferma Bernabei  – stiamo assistendo ad un’escalation di episodi di violenza nei confronti delle donne. In una settimana si sono verificati due femminicidi, l’ultimo poche ore fa a Miano dove un uomo ha letteralmente massacrato ed ucciso di botte la moglie”. E’ fondamentale per il sindacato l’impegno a contrastare ogni forma di violenza di genere in contesti pubblici, privati e nei luoghi di lavoro. “Una battaglia – conclude Bernabei – che passa anche attraverso il riconoscimento ad un’equa occupazione e retribuzione per le lavoratrici della nostra regione dove questo diritto e’ ancora leso se non addirittura pienamente riconosciuto”.

 

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