Due omicidi hanno come vittime affiliati ai Birra-Iacomino e un agguato riguarda un componente degli Ascione-Papale
ERCOLANO – L’operazione riguarda l’ultimo filone d’indagine sulla faida di Ercolano. I carabinieri hanno eseguito 3 misure cautelari in carcere emesse dal gip di Napoli a carico di 4 affiliati ai cartelli camorristici Birra-Iacomino e Ascione-Papale, che devono rispondere a vario titolo di omicidi aggravati da finalità mafiose. I 4 sarebbero infatti mandanti ed esecutori di 3 omicidi consumati nella ambito dello scontro armato tra i due gruppi per la acquisizione del controllo degli affari illeciti sul territorio. Due omicidi hanno come vittime affiliati ai Birra-Iacomino e uno riguarda un componente degli Ascione-Papale. Secondo gli inquirenti, sono stati svelati i retroscena degli agguati in cui caddero Michele Vignola, Alfonso Guida e Salvatore Scognamiglio.
GLI OMICIDI – Michele Vignola, affiliato del clan Birra, sarebbe stato attirato in un tranello da uomini della sua cosca, in una logica di epurazione interna, e freddato nelle campagne di Parete, nel Casertano, il 25 luglio 2007. Per quell’omicidio sono stati raggiunti dalla misura cautelare Salvatore Viola, attualmente detenuto in regime di 41bis, e Lorenzo Fioto. Alfonso Guida, affiliato agli Ascione, fu ammazzato in strada dai sicari dei Birra il 13 agosto 2008. In questo caso l’ordinanza è stata eseguita nei confronti di Enrico Viola. Salvatore Scognamiglio fu invece ucciso mentre si intratteneva sotto casa, in via Cegnacolo ad Ercolano, da un killer degli Ascione. Di quest’ultimo assassinio dovrà rispondere Giuseppe Capasso. Tutti gli indagati sono già detenuti per altri motivi. Gli episodi sono stati ricostruiti grazie al contributo dei collaboratori di giustizia e a numerosi riscontri.