Estorsioni e spaccio nel Vesuviano, 8 arresti

Gli indagati erano operanti nelle cittadine di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia e appartenevano a locali consorterie criminali che negli ultimi anni – anche in contrapposizione armata – come dimostrato da “stese” reciproche a colpi d’arma da fuoco – avevano assunto il controllo degli affari illeciti sul territorio

In un video investigativo alcuni dei soggetti indagati mettono a portata di mano un fucile a canne mozze. Nelle intercettazioni  lo chiamano “il coniglio”, sempre pronto e a portata di mano per intimidazioni o per rispondere ad agguati degli avversari. I carabinieri di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal gip di Napoli a carico di 8 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsioni, spaccio di stupefacenti e detenzione e porto di armi aggravati dal “metodo mafioso” e dalla volontà di agevolare sodalizi camorristici.

Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea i militari dell’Arma hanno accertato che gli indagati erano operanti nelle cittadine di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia e appartenevano a locali consorterie criminali che negli ultimi anni – anche in contrapposizione armata – come dimostrato da “stese” reciproche a colpi d’arma da fuoco – avevano assunto il controllo degli affari illeciti sul territorio.

Tra questi, oltre allo spaccio di stupefacenti, sono state accertate estorsioni con metodo mafioso ai danni di imprenditori di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia.

GLI ARRESTATI – Le misure cautelari in carcere riguardano Francesco Pellegrino, Domenico Giordano, Eugenio D’Atri, Giovanni Somma, Giuseppe Colurciello e Francesco Iossa. Arresti domiciliari, invece, per Raffaele Panico e per Giacomo Novelletti. Ad una delle persone arrestate, Francesco Pellegrino, 35 anni, tra l’altro, viene contestata l’esplosione di colpi d’arma da fuoco contro un rivale, Eugenio D’Atri, 33 anni. A D’Atri viene contestata una estorsione che sarebbe stata commessa a Somma Vesuviana. Tra gli arrestati figura anche Domenico Giordano, 37 anni, ritenuto responsabile di una richiesta estorsiva ai danni del titolare di una ditta edile di Sant’Anastasia, già destinatario di una misura cautelare, sempre per estorsione, emessa nell’ambito di un’altra indagine.

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