Ecoballe in Marocco? De Luca grida al “gomblotto”: “Mia firma falsificata, è un sabotaggio”

La Regione Campania: “Non esistono autorizzazioni di questo tipo, nessun accordo è stato siglato con il Marocco, il bando di gara, espressamente, circoscrive l’ambito del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a quello comunitario”

Un complotto per “destabilizzare” l’operazione eco-balle, secondo Palazzo Santa Lucia. Il governatore Vincenzo De Luca ha dato mandato all’Avvocatura di sporgere denuncia e “si riserva ogni ulteriore azione legale a tutela della Regione, a seguito – informa una nota – della diffusione di atti assolutamente falsi (firma falsa, intestazione falsa, simboli della Regione e della Repubblica Italiana falsi) che autorizzerebbero, a suo nome, lo smaltimento in Marocco di rifiuti provenienti dalla Campania”. “I documenti contraffatti, diffusi ad arte in Marocco e non solo sul web, costituiscono – afferma la Regione – elementi destabilizzanti e va accertato, insieme alla provenienza, se si tratti di tentativi di sabotaggio dell’operazione di rimozione e smaltimento delle ecoballe della Campania che è in corso”. Palazzo Santa Lucia ribadisce “ancora una volta, a tutela dello straordinario lavoro in atto – che rappresenta una risposta concreta di civiltà e di reale sfida alla camorra – che non esistono autorizzazioni di questo tipo rilasciate dalla Regione Campania, che nessun accordo è stato siglato con il Marocco, e che il bando di gara, espressamente, circoscrive l’ambito del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a quello comunitario”. La notizia era stata diffusa 3 giorni fa da un’agenzia che informava della protesta davanti al ministero dell’Ambiente di Rabat, per l’arrivo di rifiuti dall’Italia.

 

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