Immediata la reazione del web e del Pd: “Il sindaco gioca a fare il populista”, “non interpreta sentimenti della intera città”

NAPOLI – La definisce una “riflessione politica” e la prima cosa che ci tiene a sottolineare è “il rispetto per il Presidente del Consiglio e per il Governo, Istituzioni previste dalla Costituzione Repubblicana”  ma il post del sindaco Luigi de Magistris su Facebook ha tutta l’aria di essere un’altra pagina alla crociata che sta portando avanti contro chi, ripete da tempo, sta portando il paese tutto “Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario”. Prima di iniziare a parlare di Napoli, nel suo lungo intervento, il primo cittadino si ferma a parlare del premier definendo la sua opera come un “Uso bulimico ed abnorme – in violazione della Costituzione – dei decreti legge e del ricorso alla fiducia. Ribaltamento eversivo della Costituzione con l’utilizzo della legislazione ordinaria, a colpi di maggioranza. Attacco al diritto al lavoro con il jobs act, riduzione di diritti e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Smantellamento della scuola pubblica. Lottizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico. Via libera con lo Sblocca Italia (rectius, sblocca affari, mafie e corruzioni) al massacro del Paese: faraoniche opere pubbliche, trivellazioni, inceneritori, commissariamenti di interi pezzi di territorio”.

La dissertazione su Napoli è lunga e articolata e parte dalla negazione dei “piagnistei”, passando per la creazione dell’azienda dell’acqua bene comune, della sconfitta del sistema criminale nel sistema dei rifiuti, dell’assunzione delle maestre a tempo indeterminato e della crescita dei numeri del turismo.

“Abbiamo già votato superamento Equitalia. Abbiamo incassato 50 milioni di lotta ad evasione Made in Naples. – scrive il sindaco – Usciremo dal piano di riequilibrio nel quale Governo e Parlamento ci hanno ingabbiato mettendoci tassazioni alte. Decideremo noi imposte e tributi che saranno minori e tutto rimarrà in città. Napoli ha grandi capacità economiche di autoproduzione e sarà conveniente lavorare ed investire in città. Area in cui pubblico e privato possono procedere insieme per il bene comune”.

E arriva, puntuale, l’affondo su Bagnoli. “Ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l’azione di rilancio di Bagnoli smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla Città le risorse per la bonifica – dovere di Stato trattandosi di un SIN (Sito di Interesse Nazionale) – ha deciso di commissariare.Vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese”.

Altrettanto puntuale arriva la parola d’ordine: “Di fronte alla violazione della Costituzione, all’occupazione violenta del territorio, all’abuso della legge, all’uso illegittimo del diritto, alle derive autoritarie, c’è un unico rimedio: ora e sempre RESISTENZA. Sarebbe un delitto morale non resistere”.

E il conio di un nuovo termine: “Ecco perché la nostra città si proclama DERENZIZZATA, perchè siamo per la democrazia, per la diffusione del potere, per la distribuzione del denaro, per la lotta alle disuguaglianze, per la giustizia, per il popolo”.

LA REAZIONE DEL WEB E DEGLI ESPONENTI DEL PD SUL CONTENUTO E IL FOTOMONTAGGIO

Pochi minuti dopo la pubblicazione del lunghissimo post si è scatenata la reazione del web, sopratutto da parte degli esponenti del Partito democratico e nei gruppi dichiaratamente contrari all’azione del sindaco di Napoli. Così, Graziella Pagano commenta: ” Invece di pensare alle periferie abbandonate, De Magistris gioca su FB a fare l’Anti Renzi. Infantilismo politico e istituzionale”.

Tommaso Ederoclite: “De Magistris continua a giocare su quella onda populista per qualche voto in più e poi li deve mendicare in consiglio comunale in quanto non ha una maggioranza, non ha un partito, non ha nulla, se non qualche posticino in amministrazione da promettere”.

Commenti anche sul fotomontaggio a corredo del post: ” lui non abbia approvato in prima persona quel fotomontaggio. è un’offesa a quella parte della città, di cui egli è a prescindere sindaco, che non è ostile al presidente del consiglio”.

 

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